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Borghi calabresi in autunno: alla scoperta delle meraviglie storiche

Borghi calabresi in autunno: alla scoperta delle meraviglie storiche

La Calabria è una regione antica, che ha visto la presenza di tante popolazioni che hanno lasciato testimonianze attraverso i suoi borghi e centri storici.

L’autunno in Calabria è un periodo magico per esplorare i suoi borghi storici, dove le antiche tradizioni si fondono con le bellezze architettoniche e paesaggistiche. Questa affascinante regione, ricca di storia e cultura, offre un’esperienza autunnale unica che tutti gli amanti dei viaggi dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Ecco cinque borghi calabresi che dovrebbero essere nella tua lista di destinazioni autunnali

Fiumefreddo Bruzio

Fiumefreddo Bruzio è un pittoresco paesino con una lunga storia alle spalle. La sua bellezza è evidente sia nel centro storico, che si affaccia su una terrazza panoramica sul mare, sia nei maestosi ruderi del castello della Valle, costruito agli inizi del XIII secolo. Durante la visita, non perderti la Chiesa di Santa Maria ad Adnexis del Seicento e l’Abbazia di Fortelaurato risalente al XII secolo, che sono autentiche gemme architettoniche.

Altomonte

Altomonte è un borgo di origine medievale che ti stupirà con la sua architettura affascinante. La Chiesa di Santa Maria della Consolazione, costruita nel XIV secolo in stile angioino, è un esempio straordinario. Il castello normanno è un’altra attrazione imperdibile che racconta la storia millenaria di questa incantevole località.

Morano Calabro

Morano Calabro è una città che risale all’epoca romana e offre un tuffo nel passato essendo uno dei borghi calabresi più ricchi di storia.  Qui, potrai esplorare i ruderi di un bellissimo castello Normanno-Svevo, risalente all’epoca medievale, insieme a pregevoli edifici religiosi come il Monastero di San Bernardino da Siena in stile gotico del XV secolo e la barocca Collegiata di Santa Maria Maddalena. Questi luoghi sono testimonianze tangibili della ricca storia di Morano Calabro.

Santa Severina

Santa Severina è un paese incantevole che ospita un magnifico castello normanno, costruito nell’XI secolo. Le opere architettoniche religiose qui sono altrettanto impressionanti, con la cattedrale eretta nel XIII secolo e il battistero di origine bizantina, risalente agli VIII-IX secoli. Non dimenticare di esplorare il quartiere “ebraico” della Iudea, che fu rifugio per diversi ebrei durante il XVI secolo, aggiungendo ulteriori strati di storia a questa località affascinante.

Bova

Bova è un borgo che ha radici nell’antica Grecia e continua a essere un punto di riferimento per la Calabria “greca”. Qui, le tradizioni artigianali e linguistiche greche persistono ancora. Il centro storico in forma di gradinata, i ruderi del castello normanno e la cattedrale medievale sono solo alcune delle attrazioni che puoi scoprire mentre ti immergi in questa cultura unica.

In autunno, questi borghi si trasformano in una tavolozza di colori e profumi, offrendoti un’esperienza indimenticabile. Cammina tra le stradine acciottolate, assapora la cucina locale e immergiti nella ricca storia di questa regione. La Calabria ti aspetta per un viaggio autunnale che rimarrà nel tuo cuore per sempre.

Visitare gli innumerevoli borghi calabresi in autunno vi permetterà di vivere un’esperienza unica ed indimenticabile.

Tra i parchi naturali della Calabria: un affascinante viaggio autunnale alla scoperta del foliage e dei suoi colori mozzafiato

Tra i parchi naturali della Calabria: un affascinante viaggio autunnale alla scoperta del foliage e dei suoi colori mozzafiato

Foliage autunnale in Calabria

Quando si pensa alla Calabria, spesso la mente si proietta immediatamente verso l’immagine di spiagge dorate e acque cristalline. Tuttavia, chi crede che questa regione sia un paradiso prettamente estivo sta per scoprire una sorprendente verità: la Calabria è un luogo che vive in ogni stagione dell’anno, e l’autunno è il momento ideale per svelare la sua magia nascosta.

La chiave per apprezzare appieno l’autunno calabrese è il “Foliage”, un termine che evoca la trasformazione delle foglie, quando perdono la clorofilla e si tingono di tonalità calde di giallo, arancione, rosso e marrone. Questa esplosione di colori, sia nelle foreste che sotto gli alberi, crea scenari fiabeschi e surreali. Negli ultimi anni, il turismo legato al Foliage ha conosciuto una crescita significativa, e la Calabria non vuole restare indietro. Il periodo migliore per ammirare questa magia va dalla fine di ottobre fino a novembre, ma, essendo un fenomeno naturale, le date possono variare leggermente di anno in anno.

Ecco un itinerario da nord a sud attraverso quattro parchi naturali calabresi che offrono spettacolari esperienze di Foliage autunnale:

Parco Nazionale del Pollino

Il Parco Nazionale del Pollino, situato al confine tra la Calabria e la Basilicata, è il parco naturale più grande d’Italia, estendendosi su oltre 103.900 ettari. Prende il nome dal Massiccio del Pollino e copre tre province: Cosenza, Potenza e Matera. Se scegliete il Pollino, esplorate i pittoreschi borghi di Morano Calabro e Civita, entrambi inseriti tra i “Borghi più belli d’Italia”. La natura spettacolare che vi circonda non deluderà mai.

Parco Nazionale della Sila

Il Parco Nazionale della Sila, il più antico tra i parchi calabresi, si estende su quasi 73.700 ettari nel cuore della Sila, abbracciando le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro. La Sila si suddivide in tre aree distintive: Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola. Nel cuore della Sila, potrete visitare il meraviglioso Parco dei Giganti della Sila, l’unico bene FAI in Calabria. Esplorate le vallate e i laghi circostanti, e non dimenticate di assaporare la cucina locale a base della rinomata “patata della Sila” a Camigliatello Silano.

Parco Naturale Regionale delle Serre

Continuando verso sud, si trova il Parco Naturale Regionale delle Serre, che si estende su oltre 17.700 ettari nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria. Questo parco è suddiviso in diverse zone. Se scegliete le Serre, non potete perdere Serra San Bruno, una meta che offre non solo bellezze naturali ma anche un’atmosfera spirituale e prelibatezze culinarie a base di funghi. Potrete immergervi nella bellezza dei boschi e delle faggete che caratterizzano il parco. Inoltre, un luogo poco conosciuto ma affascinante è Nardodipace, nel territorio vibonese, noto per la misteriosa “Stonehenge calabrese”, un insieme di giganteschi megaliti risalenti a un’antica civiltà, forse quella dei Pelasgi (5000-3000 a.C.). Questo luogo è assolutamente da visitare, soprattutto durante il periodo del Foliage autunnale in Calabria.

Parco Nazionale dell’Aspromonte

Spostandoci più a sud nella Calabria, incontriamo il selvaggio Parco Nazionale dell’Aspromonte, che copre interamente la provincia di Reggio Calabria e si estende su poco più di 63.150 ettari. Dal 2021, è parte del circuito dei geo-parchi del patrimonio UNESCO. Se optate per l’Aspromonte, visitate due località imperdibili: Gambarie e Canolo. A Gambarie, una graziosa frazione di Santo Stefano d’Aspromonte, ammirate il caratteristico borgo e la suggestiva fontana di cristallo, simbolo della montagna. Le foreste di abeti, faggi, pini e castagni vi incanteranno. Canolo, sul versante ionico, è un suggestivo borgo protetto dal Monte Mutolo, noto per le sue vette chiamate “Dolomiti del sud”. Qui, tra le faggete, i pini e le querce secolari, potrete esplorare i Piani di Zervò, lo Zomaro, Pietra Cappa, le cascate Mundu e Galasia, e anche mete più remote come il Passo della Limina, il confine naturale tra le Serre e l’Aspromonte.

In conclusione, l’autunno calabrese è un periodo straordinario per esplorare la regione attraverso il Foliage, scoprendo le molteplici sfaccettature di questa terra che offre molto più del solo mare. Preparatevi a vivere una Calabria come non l’avete mai vista, immersi nei colori accesi dell’autunno e nella bellezza naturale dei suoi parchi.

Le Cascate del Maesano, come un viaggio delle meraviglie

Le Cascate del Maesano, come un viaggio delle meraviglie

Quello dell’Aspromonte è un territorio che non si finisce mai di esplorare. Un’ininterrotta fonte di meraviglie, molte delle quali ti sorprendono proprio nel bel mezzo di un cammino: tra silenziosi boschi, all’improvviso, può essere il mormorio di una cascata. Sono infatti immerse nel verde del Parco Nazionale dell’Aspromonte le Cascate del Maesano, conosciute anche come Cascate dell’Amendolea. Prima ancora che vedere si possono sentire, sgorgano a quasi 1200 metri d’altezza, con un tuffo di oltre sessanta metri, contano ben tre salti di circa venti metri ciascuno e cascano rispettivamente in laghetti d’acqua che ha la trasparenza dello smeraldo, qui è anche possibile fare un bagno considerando che la temperatura estiva delle acque è di appena dodici tredici gradi.

Arrivare alle cascate del Maesano è un cammino sicuramente impegnativo ma fattibile e soprattutto suggestivo: ci si inoltrerà distratti solo da panorami mozzafiato, addentrandosi tra pinete e faggete, ma anche tra mandorli o ginestre. Dalla loro altezza, con aria limpida intorno, è possibile scorgere la Sicilia, le Isole Eolie come anche le coste dei due mari calabresi.  Il percorso ha una durata di un’ora e mezza a piedi, inizia dalla diga del Menta, a circa 1300 metri, infatti fin qui è possibile arrivare in auto, poi bisogna inoltrarsi tra la folta vegetazione seguendo un sentiero segnato su roccia da bandiere rosso bianche. Seguendo il corso d’acqua fino ad una fontanella si continua su una strada in salita che porta ad una biforcazione, giunti fin qui si svolta a destra e si prosegue fino alla Vallata dell’Amendolea.

Parco delle Serre: sentieri, cascate, come arrivare, paesi

Parco delle Serre: sentieri, cascate, come arrivare, paesi

Alla scoperta del vastissimo Parco delle Serre: sentieri e itinerari per ritrovare una bellezza senza tempo.

Il Parco Naturale delle Serre si estende su un’area di oltre 17.000 ettari, abbracciando alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria e parte di quella di Vibo Valentia e Catanzaro. Questo parco è una fusione perfetta di diversi ecosistemi, ospitando una varietà di specie animali e vegetali, rendendolo un luogo di grande interesse naturale. Si tratta di un luogo da non perdere se ti trovi nella Locride o sulla Costa dei Gelsomini: scopri allora cosa vedere al Parco Naturale delle Serre.

Cosa vedere nelle serre calabresi: alcuni sentieri

Il parco offre una serie di percorsi segnalati, ideali per escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo.

  • Uno dei percorsi più popolari è il sentiero che porta alla cima del Monte Pecoraro, il punto più alto del parco. Da qui, potrai godere di una vista panoramica mozzafiato sulla regione. Lungo il percorso, avrai l’opportunità di osservare da vicino la ricca biodiversità del parco, che ospita numerose specie di piante e animali.
  • Se preferisci un’escursione più rilassante, il parco offre anche percorsi più brevi e meno impegnativi, ma altrettanto affascinanti. Ad esempio, il sentiero Anello-Bellavista è lungo 9 chilometri e ti impegnerà circa cinque ore e mezza. Si parte da Acquaro e si attraversano pendici, sorgenti e corsi d’acqua.
  • In alternativa si potrebbe fare il Sentiero Faggio del Re Speranza, un percorso circolare che parte e arriva a Fabrizia. Qui impiegherai 4 ore per fare un percorso di 13 chilometri. Camminerai fra monti ricoperti di faggi, abeti e sorgenti.

    Cascate delle Serre: dove trovarle

    Il Parco delle Serre è attraversato da numerose cascate e corsi d’acqua, diventando punti di interesse per i visitatori. Molte cascate, seppur di piccole dimensioni, sono rintracciabili lungo i percorsi segnalati. Una delle più note è sicuramente la Cascata del Marmarico, che si trova nel comune di Bivongi. Il modo migliore per arrivarci è tramite i sentieri che collegano ogni angolo del parco. In alternativa potresti partire da Bivongi e affrontare una camminata di un paio d’ore.

    Tra le più piccole, ma comunque degne di note, c’è la cascata di Pietra Cupa lungo la fiumara Assi di Guardavalle. Da non perdere, infine, anche l’Oasi WWF del Lago Angitola: anche se non ci sono dislivelli d’acqua, lo spettacolo naturale è assicurato.

    Come arrivare al Parco Naturale delle Serre

    Situato nella splendida regione della Calabria, il parco è facilmente raggiungibile da diverse città importanti. Se viaggi in auto, avrai l’opportunità di godere di un viaggio panoramico attraverso l’entroterra. Per via della sua posizione il parco si può raggiungere sia dalla costa tirrenica, e in particolare da Vibo Valentia tramite la SS 182, sia dalla costa ionica, grazie alla SP 9 che parte da Monasterace e passa per Stilo.

    Per coloro che preferiscono i mezzi pubblici, ci sono diverse opzioni disponibili. Alcune compagnie di autobus offrono servizi regolari verso alcuni comuni del parco da città come Reggio Calabria e Catanzaro. Inoltre, ci sono stazioni ferroviarie lungo la costa che possono essere un punto di partenza.

    Cosa vedere a Serra San Bruno

    Nel cuore del Parco Naturale delle Serre si trova un luogo che vale la pena visitare: la città di Serra San Bruno. Questa affascinante località è famosa per la sua ricca storia e le sue bellezze naturali.

    Serra San Bruno è nota per il suo monastero, fondato da San Bruno di Colonia nel 1091. Questo luogo di pace e tranquillità è ancora oggi un importante centro di spiritualità. Ma non è tutto, la città offre anche una serie di attrazioni naturali, tra cui boschi lussureggianti e corsi d’acqua cristallini. Nei pressi del luogo di culto vale la pena visitare anche il Museo della Certosa, che offre una panoramica sulla cultura certosina.

Cosa vedere al Parco della Sila: laghi, sentieri, borghi

Cosa vedere al Parco della Sila: laghi, sentieri, borghi

Il Parco Nazionale della Sila è immenso e vanta paesaggi spettacolari: ecco quali sono le cose principali da vedere.

Il Parco Nazionale della Sila è una delle aree protette più affascinanti d’Italia. Ma dove si trova? Situato nel cuore della Calabria, si estende su oltre 73.000 ettari di terreno attraversando le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Questa vasta area è caratterizzata da una straordinaria diversità di paesaggi, che spaziano dalle montagne imponenti ai laghi, dalle foreste fitte ai prati fioriti. Il parco è diviso in tre parti principali: la Sila Grande, la Sila Piccola e la Sila Greca.

Ognuna di queste aree ha le sue peculiarità, offrendo un’esperienza unica per i visitatori. La Sila Grande è famosa per le sue cime imponenti e le sue foreste di pino, mentre la Sila Piccola è ricca di laghi e ruscelli. La Sila Greca, infine, è caratterizzata da un paesaggio più aspro e roccioso, con una ricca biodiversità di flora e fauna. Ecco, allora, cosa vedere al Parco Nazionale della Sila.

Cosa vedere in Sila in estate

L’estate è probabilmente una delle migliori stagioni per visitare il parco. Le giornate calde e la scarsità delle piogge, rendono molto più agevole esplorare i tesori all’aperto. Potresti poi considerare anche di visitare la Sila in tarda primavera o in autunno, quando il clima permette ancora escursioni all’aria aperta. Fra le cose da vedere, è bene ricordare:

  • Lago Ampollino, il più grande lago artificiale della Calabria. Qui, potrai dedicarti a diverse attività come il canottaggio, la pesca o semplicemente goderti la vista mozzafiato dal lido.
  • Museo della Biodiversità Mediterranea, dove potrai approfondire la tua conoscenza della flora e fauna del parco. Il museo ospita diverse mostre interattive che rendono l’apprendimento un’esperienza divertente e coinvolgente.
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie, un gioiello architettonico del XVI secolo. Situata nel cuore del parco, questa chiesa è un perfetto esempio di come l’uomo e la natura possono coesistere in armonia.
  • Cascate della Sila, nella Sila Piccola si trovano tre cascate: del Lupo, dei Lamponi e dei Faggi. Si possono raggiungere tramite un apposito sentiero segnalato.
  • I Giganti della Sila: si tratta di un bosco secolare con alberi ultracentenari alti fino a 45 metri. Ad oggi il bosco è visitabile, bisogna acquistare un biglietto dal prezzo variabile (3-6 euro). Vista la loro maestosità e la relativa facilità di accesso, questo bosco è sicuramente tra le cose da fare in Sila con bambini.

Infine, per i più avventurosi, il parco offre una vasta rete di sentieri escursionistici. Dal sentiero delle Farfalle al sentiero del Lupo, c’è un percorso per ogni tipo di escursionista. Questi sentieri ti porteranno attraverso boschi lussureggianti, lungo fiumi scintillanti e fino a vette mozzafiato, offrendoti una vista indimenticabile del parco.

I borghi più belli della Sila

Il Parco Nazionale della Sila è un luogo ricco di bellezze naturali e luoghi affascinanti da visitare. Tra questi, alcuni si distinguono per la loro unicità e il loro fascino indiscutibile.

Un luogo che merita sicuramente una visita è Camigliatello Silano, una località montana famosa per le sue piste da sci in inverno e per le sue bellissime passeggiate estive. Qui, potrai godere di panorami mozzafiato e respirare l’aria pura delle montagne.

Non puoi perderti una visita a San Giovanni in Fiore, un comune ricco di storia e cultura. Qui potrai visitare l’Abbazia Florense, un importante monumento di epoca medievale.

Infine, ti consigliamo di visitare Lorica, un altro gioiello del Parco Nazionale della Sila. Questa località è famosa per il suo lago, dove è possibile praticare sport acquatici come canoa e vela, e per le sue piste da sci.

Passeggiate e sentieri nel Parco Nazionale della Sila

Il Parco Nazionale della Sila è un vero paradiso per gli appassionati di passeggiate e trekking. I suoi sentieri ben segnati e curati offrono un’ampia gamma di percorsi, adatti a tutti i livelli di esperienza. Dalle passeggiate rilassanti ai trekking più impegnativi, c’è qualcosa per tutti.

Uno dei sentieri più popolari è quello che porta al Lago Cecita, un lago artificiale circondato da una lussureggiante foresta di pini. Questa passeggiata offre un panorama mozzafiato e la possibilità di avvistare la ricca fauna del parco. Un altro percorso da non perdere è il sentiero che porta al Cupone, tra i punti più alti della Sila, da dove si può godere di una vista panoramica sulla catena montuosa.

Per chi cerca un’esperienza più avventurosa, il parco offre anche diversi percorsi di trekking più impegnativi, come il sentiero che porta al Monte Botte Donato, il punto più alto della Sila. Questo percorso è un po’ più difficile, ma la vista dalla cima vale sicuramente la fatica.

Cosa vedere in Sila Piccola

La Sila Piccola è una delle tre parti in cui è suddiviso il Parco Nazionale della Sila. Questa zona, situata nella parte nord-occidentale del parco, è famosa per le sue spettacolari bellezze naturali e per i suoi affascinanti siti storici.

Uno dei luoghi più suggestivi da visitare in Sila Piccola è senza dubbio il Lago Ariamacina. Questo splendido lago, circondato da flora e fauna, è il luogo ideale per una passeggiata rilassante o per un picnic all’aperto. Non mancano, inoltre, i sentieri per escursioni e le piste ciclabili che permettono di esplorare la zona in modo attivo e divertente.

Alla scoperta della cascata del Piciaro: un paradiso di acqua e verde nella Sila Piccola

Alla scoperta della cascata del Piciaro: un paradiso di acqua e verde nella Sila Piccola

Se siete alla ricerca di un luogo incantevole dove immergervi nella natura e ammirare uno spettacolo d’acqua e di verde, non potete perdervi la cascata del Piciaro, situata nella valle del Tacina, nel cuore della Sila Piccola.

La cascata del Piciaro è una delle più alte e suggestive della Sila, con i suoi quattro salti che si susseguono per un dislivello di circa 100 metri. Il suo nome deriva dall’antica attività di estrazione della pece dai pini larici che crescono rigogliosi nella zona.

Il Percorso della Cascata del Piciaro

Per raggiungere la cascata, si può partire da Villaggio Mancuso, uno dei centri turistici più importanti della Sila Piccola, costruito negli anni ’30 e caratterizzato dal Grande Albergo delle Fate, oggi abbandonato. Da qui si segue una strada sterrata che attraversa un bosco di pino laricio e si arriva al bivio della cascata.

Si imbocca un sentiero in discesa che si snoda tra lecci, querce e aceri, fino a raggiungere un balcone panoramico che affaccia sul vallone di Circhio e su uno dei salti della cascata. Da qui si può scendere ancora seguendo uno stretto sentierino roccioso che richiede un po’ di attenzione e l’aiuto di una corda, fino a raggiungere il secondo salto, con una grande pozza incastonata tra le rocce.

Qui si può ammirare la bellezza della cascata, che scorre tra pareti rocciose coperte di edera, muschio e capelvenere, creando un’atmosfera magica e rilassante². Si può anche fare il bagno nell’acqua fresca e cristallina, oppure fare un picnic all’ombra degli alberi.

La cascata del Piciaro è un luogo da scoprire e da rispettare, un gioiello nascosto nella Sila Piccola che vi regalerà emozioni indimenticabili. Se volete visitarla, vi consigliamo di farlo in primavera o in estate, quando il flusso d’acqua è più abbondante e il clima più mite.

Se siete appassionati di natura e di escursionismo, non perdetevi questa meraviglia della Sila Piccola!