da Redazione | Set 26, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi
Se siete appassionati di natura e di animali selvatici, non potete perdervi la scoperta di una specie rara e affascinante che vive nel Parco Nazionale dell’Aspromonte: il gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris).
Questo felino, che non va confuso con il gatto domestico o con il gatto soriano, è un abile cacciatore di mammiferi e uccelli, che si muove soprattutto di notte per evitare i pericoli derivanti dalla presenza umana. Il suo habitat preferito sono le foreste di latifoglie, dove trova riparo e cibo.
Il gatto selvatico dell’Aspromonte fa parte di un nucleo distribuito approssimativamente dall’Aspromonte fino agli Appennini centro-settentrionali, e rappresenta una delle poche popolazioni rimaste in Italia, dove si stima la presenza di poche migliaia di esemplari.
Perché il gatto selvatico è una specie minacciata e protetta
Il gatto selvatico ha subito nel passato una forte persecuzione da parte dell’uomo, che lo ha cacciato per la sua pelliccia o per eliminarlo come predatore del bestiame. Inoltre, la perdita e la frammentazione dell’habitat hanno ridotto il suo areale e le sue risorse alimentari.
Oggi, il gatto selvatico è rigorosamente protetto da leggi nazionali e direttive europee, ma è ancora esposto a diverse minacce, tra cui:
– l’ibridazione con i gatti domestici randagi e vaganti, che potrebbe compromettere la sua identità genetica ed ecologica;
– la trasmissione di malattie infettive da parte dei gatti domestici;
– la mortalità dovuta ad incidenti stradali o al bracconaggio.
Per queste ragioni, il gatto selvatico è considerato una specie vulnerabile dalla Lista Rossa IUCN e una specie prioritaria dalla Direttiva Habitat.
Come riconoscere il gatto selvatico dall’aspetto fisico
Il gatto selvatico dell’Aspromonte ha un aspetto simile a quello del gatto domestico, ma presenta alcune caratteristiche distintive, tra cui:
– una taglia maggiore, con una lunghezza corporea di 50-80 cm e un peso di 3-8 kg;
– una coda più corta e più spessa, con anelli neri ben definiti e una punta nera;
– un mantello grigio-brunastro con striature nere sul dorso e sulle zampe, e macchie rossastre sul ventre;
– delle orecchie arrotondate con ciuffi di peli neri;
– degli occhi verdi o gialli con pupille verticali.
Come avvistare il gatto selvatico nel Parco Nazionale dell’Aspromonte
Avvistare il gatto selvatico nel Parco Nazionale dell’Aspromonte non è facile, vista la sua natura schiva e notturna. Tuttavia, è possibile aumentare le probabilità seguendo alcuni consigli:
– visitare il parco in primavera o in autunno, quando i gatti selvatici sono più attivi per la riproduzione o per l’accumulo di grasso invernale;
– scegliere le ore del crepuscolo o dell’alba, quando i gatti selvatici escono dai loro rifugi per andare a caccia;
– muoversi in silenzio e con abbigliamento mimetico, evitando rumori o odori forti che potrebbero allarmare i gatti;
– osservare le tracce lasciate dai gatti selvatici sul terreno o sugli alberi, come impronte, graffi o escrementi;
– utilizzare binocoli o telecamere a infrarossi per individuare i gatti a distanza;
– affidarsi alla guida di esperti del parco o di associazioni ambientaliste che conoscono i luoghi e i comportamenti dei gatti selvatici.
Se avrete la fortuna di incontrare il gatto selvatico dell’Aspromonte, ricordatevi di rispettare la sua tranquillità e la sua libertà, senza disturbarlo o avvicinarvi troppo. Così facendo, contribuirete alla sua conservazione e alla sua valorizzazione, e potrete godere di uno spettacolo unico e indimenticabile.
da Redazione | Set 24, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi, Calabria trekking
Alla scoperta del vastissimo Parco delle Serre: sentieri e itinerari per ritrovare una bellezza senza tempo.
Il Parco Naturale delle Serre si estende su un’area di oltre 17.000 ettari, abbracciando alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria e parte di quella di Vibo Valentia e Catanzaro. Questo parco è una fusione perfetta di diversi ecosistemi, ospitando una varietà di specie animali e vegetali, rendendolo un luogo di grande interesse naturale. Si tratta di un luogo da non perdere se ti trovi nella Locride o sulla Costa dei Gelsomini: scopri allora cosa vedere al Parco Naturale delle Serre.
Cosa vedere nelle serre calabresi: alcuni sentieri
Il parco offre una serie di percorsi segnalati, ideali per escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo.
- Uno dei percorsi più popolari è il sentiero che porta alla cima del Monte Pecoraro, il punto più alto del parco. Da qui, potrai godere di una vista panoramica mozzafiato sulla regione. Lungo il percorso, avrai l’opportunità di osservare da vicino la ricca biodiversità del parco, che ospita numerose specie di piante e animali.
- Se preferisci un’escursione più rilassante, il parco offre anche percorsi più brevi e meno impegnativi, ma altrettanto affascinanti. Ad esempio, il sentiero Anello-Bellavista è lungo 9 chilometri e ti impegnerà circa cinque ore e mezza. Si parte da Acquaro e si attraversano pendici, sorgenti e corsi d’acqua.
- In alternativa si potrebbe fare il Sentiero Faggio del Re Speranza, un percorso circolare che parte e arriva a Fabrizia. Qui impiegherai 4 ore per fare un percorso di 13 chilometri. Camminerai fra monti ricoperti di faggi, abeti e sorgenti.
Cascate delle Serre: dove trovarle
Il Parco delle Serre è attraversato da numerose cascate e corsi d’acqua, diventando punti di interesse per i visitatori. Molte cascate, seppur di piccole dimensioni, sono rintracciabili lungo i percorsi segnalati. Una delle più note è sicuramente la Cascata del Marmarico, che si trova nel comune di Bivongi. Il modo migliore per arrivarci è tramite i sentieri che collegano ogni angolo del parco. In alternativa potresti partire da Bivongi e affrontare una camminata di un paio d’ore.
Tra le più piccole, ma comunque degne di note, c’è la cascata di Pietra Cupa lungo la fiumara Assi di Guardavalle. Da non perdere, infine, anche l’Oasi WWF del Lago Angitola: anche se non ci sono dislivelli d’acqua, lo spettacolo naturale è assicurato.
Come arrivare al Parco Naturale delle Serre
Situato nella splendida regione della Calabria, il parco è facilmente raggiungibile da diverse città importanti. Se viaggi in auto, avrai l’opportunità di godere di un viaggio panoramico attraverso l’entroterra. Per via della sua posizione il parco si può raggiungere sia dalla costa tirrenica, e in particolare da Vibo Valentia tramite la SS 182, sia dalla costa ionica, grazie alla SP 9 che parte da Monasterace e passa per Stilo.
Per coloro che preferiscono i mezzi pubblici, ci sono diverse opzioni disponibili. Alcune compagnie di autobus offrono servizi regolari verso alcuni comuni del parco da città come Reggio Calabria e Catanzaro. Inoltre, ci sono stazioni ferroviarie lungo la costa che possono essere un punto di partenza.
Cosa vedere a Serra San Bruno
Nel cuore del Parco Naturale delle Serre si trova un luogo che vale la pena visitare: la città di Serra San Bruno. Questa affascinante località è famosa per la sua ricca storia e le sue bellezze naturali.
Serra San Bruno è nota per il suo monastero, fondato da San Bruno di Colonia nel 1091. Questo luogo di pace e tranquillità è ancora oggi un importante centro di spiritualità. Ma non è tutto, la città offre anche una serie di attrazioni naturali, tra cui boschi lussureggianti e corsi d’acqua cristallini. Nei pressi del luogo di culto vale la pena visitare anche il Museo della Certosa, che offre una panoramica sulla cultura certosina.
da Redazione | Set 22, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi, Calabria trekking
Il Parco Nazionale della Sila è immenso e vanta paesaggi spettacolari: ecco quali sono le cose principali da vedere.
Il Parco Nazionale della Sila è una delle aree protette più affascinanti d’Italia. Ma dove si trova? Situato nel cuore della Calabria, si estende su oltre 73.000 ettari di terreno attraversando le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Questa vasta area è caratterizzata da una straordinaria diversità di paesaggi, che spaziano dalle montagne imponenti ai laghi, dalle foreste fitte ai prati fioriti. Il parco è diviso in tre parti principali: la Sila Grande, la Sila Piccola e la Sila Greca.
Ognuna di queste aree ha le sue peculiarità, offrendo un’esperienza unica per i visitatori. La Sila Grande è famosa per le sue cime imponenti e le sue foreste di pino, mentre la Sila Piccola è ricca di laghi e ruscelli. La Sila Greca, infine, è caratterizzata da un paesaggio più aspro e roccioso, con una ricca biodiversità di flora e fauna. Ecco, allora, cosa vedere al Parco Nazionale della Sila.
Cosa vedere in Sila in estate
L’estate è probabilmente una delle migliori stagioni per visitare il parco. Le giornate calde e la scarsità delle piogge, rendono molto più agevole esplorare i tesori all’aperto. Potresti poi considerare anche di visitare la Sila in tarda primavera o in autunno, quando il clima permette ancora escursioni all’aria aperta. Fra le cose da vedere, è bene ricordare:
- Lago Ampollino, il più grande lago artificiale della Calabria. Qui, potrai dedicarti a diverse attività come il canottaggio, la pesca o semplicemente goderti la vista mozzafiato dal lido.
- Museo della Biodiversità Mediterranea, dove potrai approfondire la tua conoscenza della flora e fauna del parco. Il museo ospita diverse mostre interattive che rendono l’apprendimento un’esperienza divertente e coinvolgente.
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie, un gioiello architettonico del XVI secolo. Situata nel cuore del parco, questa chiesa è un perfetto esempio di come l’uomo e la natura possono coesistere in armonia.
- Cascate della Sila, nella Sila Piccola si trovano tre cascate: del Lupo, dei Lamponi e dei Faggi. Si possono raggiungere tramite un apposito sentiero segnalato.
- I Giganti della Sila: si tratta di un bosco secolare con alberi ultracentenari alti fino a 45 metri. Ad oggi il bosco è visitabile, bisogna acquistare un biglietto dal prezzo variabile (3-6 euro). Vista la loro maestosità e la relativa facilità di accesso, questo bosco è sicuramente tra le cose da fare in Sila con bambini.
Infine, per i più avventurosi, il parco offre una vasta rete di sentieri escursionistici. Dal sentiero delle Farfalle al sentiero del Lupo, c’è un percorso per ogni tipo di escursionista. Questi sentieri ti porteranno attraverso boschi lussureggianti, lungo fiumi scintillanti e fino a vette mozzafiato, offrendoti una vista indimenticabile del parco.
I borghi più belli della Sila
Il Parco Nazionale della Sila è un luogo ricco di bellezze naturali e luoghi affascinanti da visitare. Tra questi, alcuni si distinguono per la loro unicità e il loro fascino indiscutibile.
Un luogo che merita sicuramente una visita è Camigliatello Silano, una località montana famosa per le sue piste da sci in inverno e per le sue bellissime passeggiate estive. Qui, potrai godere di panorami mozzafiato e respirare l’aria pura delle montagne.
Non puoi perderti una visita a San Giovanni in Fiore, un comune ricco di storia e cultura. Qui potrai visitare l’Abbazia Florense, un importante monumento di epoca medievale.
Infine, ti consigliamo di visitare Lorica, un altro gioiello del Parco Nazionale della Sila. Questa località è famosa per il suo lago, dove è possibile praticare sport acquatici come canoa e vela, e per le sue piste da sci.
Passeggiate e sentieri nel Parco Nazionale della Sila
Il Parco Nazionale della Sila è un vero paradiso per gli appassionati di passeggiate e trekking. I suoi sentieri ben segnati e curati offrono un’ampia gamma di percorsi, adatti a tutti i livelli di esperienza. Dalle passeggiate rilassanti ai trekking più impegnativi, c’è qualcosa per tutti.
Uno dei sentieri più popolari è quello che porta al Lago Cecita, un lago artificiale circondato da una lussureggiante foresta di pini. Questa passeggiata offre un panorama mozzafiato e la possibilità di avvistare la ricca fauna del parco. Un altro percorso da non perdere è il sentiero che porta al Cupone, tra i punti più alti della Sila, da dove si può godere di una vista panoramica sulla catena montuosa.
Per chi cerca un’esperienza più avventurosa, il parco offre anche diversi percorsi di trekking più impegnativi, come il sentiero che porta al Monte Botte Donato, il punto più alto della Sila. Questo percorso è un po’ più difficile, ma la vista dalla cima vale sicuramente la fatica.
Cosa vedere in Sila Piccola
La Sila Piccola è una delle tre parti in cui è suddiviso il Parco Nazionale della Sila. Questa zona, situata nella parte nord-occidentale del parco, è famosa per le sue spettacolari bellezze naturali e per i suoi affascinanti siti storici.
Uno dei luoghi più suggestivi da visitare in Sila Piccola è senza dubbio il Lago Ariamacina. Questo splendido lago, circondato da flora e fauna, è il luogo ideale per una passeggiata rilassante o per un picnic all’aperto. Non mancano, inoltre, i sentieri per escursioni e le piste ciclabili che permettono di esplorare la zona in modo attivo e divertente.
da Redazione | Set 18, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi, Calabria trekking
Se siete alla ricerca di un luogo incantevole dove immergervi nella natura e ammirare uno spettacolo d’acqua e di verde, non potete perdervi la cascata del Piciaro, situata nella valle del Tacina, nel cuore della Sila Piccola.
La cascata del Piciaro è una delle più alte e suggestive della Sila, con i suoi quattro salti che si susseguono per un dislivello di circa 100 metri. Il suo nome deriva dall’antica attività di estrazione della pece dai pini larici che crescono rigogliosi nella zona.
Il Percorso della Cascata del Piciaro
Per raggiungere la cascata, si può partire da Villaggio Mancuso, uno dei centri turistici più importanti della Sila Piccola, costruito negli anni ’30 e caratterizzato dal Grande Albergo delle Fate, oggi abbandonato. Da qui si segue una strada sterrata che attraversa un bosco di pino laricio e si arriva al bivio della cascata.
Si imbocca un sentiero in discesa che si snoda tra lecci, querce e aceri, fino a raggiungere un balcone panoramico che affaccia sul vallone di Circhio e su uno dei salti della cascata. Da qui si può scendere ancora seguendo uno stretto sentierino roccioso che richiede un po’ di attenzione e l’aiuto di una corda, fino a raggiungere il secondo salto, con una grande pozza incastonata tra le rocce.
Qui si può ammirare la bellezza della cascata, che scorre tra pareti rocciose coperte di edera, muschio e capelvenere, creando un’atmosfera magica e rilassante². Si può anche fare il bagno nell’acqua fresca e cristallina, oppure fare un picnic all’ombra degli alberi.
La cascata del Piciaro è un luogo da scoprire e da rispettare, un gioiello nascosto nella Sila Piccola che vi regalerà emozioni indimenticabili. Se volete visitarla, vi consigliamo di farlo in primavera o in estate, quando il flusso d’acqua è più abbondante e il clima più mite.
Se siete appassionati di natura e di escursionismo, non perdetevi questa meraviglia della Sila Piccola!
da Redazione | Set 15, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi
Nasce il Sentiero Calabria, un cammino di 654 km che percorre tutta la dorsale della Regione, e si candida ad essere “the next big thing” in termini di riscoperta dell’ecoturismo lento. Per la prima volta, un cammino unisce i Parchi Nazionali dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino ed il Parco Regionale delle Serre in un’unica avventura da vivere a passo d’uomo, in 34 tappe ben strutturate. Una proposta che si aggiunge ai percorsi più importanti, presentata ufficialmente di recente a Verona, nell’ambito del World Tourism Event e realizzato dalla Regione Calabria con Enti dei quattro Parchi Nazionali. Il Sentiero, completato nel 50esimo anniversario della Convenzione per la Protezione del Patrimonio Mondiale Unesco, ha ispirato anche un omonimo documentario, “Sentiero Calabria”, prodotto da Doc Creativity, diretto dal regista reggino Antonio Melasi, e proiettato in anteprima durante la conferenza.
Sentiero Calabria, un percorso in cui viaggiare nello spazio e nel tempo
L’iniziativa rende merito a una regione che viene sempre più valorizzata sul piano turistico: la Calabria è stata “scoperta” anche oltreoceano, essendo l’unica meta italiana citata dal Time nella sua prestigiosa guida “The World’s Greatest Places Of 2022”, come destinazione ambita per gli appassionati di percorsi storici e naturalistici.
In nessun’altro luogo d’Italia si passa attraverso panorami tanto diversi: è come fare il giro del mondo e al tempo stesso viaggiare nel tempo. Un giorno si passeggia tra monoliti e “meteore” come quelle della Grecia e della Cappadocia, tra monasteri scavati nella roccia, e un altro si cammina tra gigantesche felci preistoriche e montagne aspre e selvagge che ricordano la Scozia. Si attraversa l’altopiano più esteso d’Europa, ci si inoltra nei canyon scavati dai torrenti come negli Usa, si sente il profumo della macchia mediterranea e si incontrano daini e pavoni in libertà. Si scopre una civiltà antichissima, passando dagli insediamenti neolitici agli edifici con influenze bizantine, si scopre la religiosità popolare nei santuari e ci si ferma nelle masserie per gustare i prodotti locali. Ovunque si viene accolti dall’ospitalità dei calabresi, che portano in tavola formaggi di montagna, selvaggina, pasta tradizionale, vini del territorio.
Diario di viaggio del Sentiero Calabria: 4 aree naturalistiche uniche
Il Sentiero Calabria è come un’arteria che percorre la regione in senso longitudinale. Il punto di partenza è il tratto calabrese del Sentiero Italia, a cui si aggiungono percorsi e piste interne: collega l’intero territorio regionale in 34 tappe strutturate in modo da valorizzare borghi, mete e servizi di accoglienza.
L’Aspromonte
Si parte dalla punta estrema della regione per attraversare l’Aspromonte, che si erge come un’isola tra lo Ionio e il Tirreno. Se il versante ionico appare aspro e selvaggio, quello tirrenico è un verdeggiante susseguirsi di piane, valli, forre e cascate. Alle sue falde sorge la Valle delle Grandi Pietre, monumenti naturali in arenaria, modellate dal clima. Dal punto di vista naturalistico si tratta di una terra antichissima, con gigantesche felci preistoriche e picchi sorvolati da aquile reali. Molto tipici sono i “monoliti” dalle forme suggestive e gli insediamenti rupestri che possono ricordare le Meteore della Cappadocia. L’Aspromonte custodisce monasteri, forti, masserie, insediamenti agricoli. Particolarmente affascinante e leggendario è il Santuario di Polsi, meta di migliaia di pellegrini ogni anno.
Le Serre
Posizionate tra l’Aspromonte e la Sila, le Serre sono un gruppo montuoso ricco di paesaggi unici, con un ampio altipiano che digrada verso il Mar Ionio e vari tratti pianeggianti nella parte centrale. Abbonda di corsi d’acqua e sorgenti, che formano torrenti impetuosi, gole strette e cascate, come quella del Marmarico, con 90 metri di dislivello. Molto particolare l’area dei monti Mammicomito e Consolino, sede di antiche miniere. Nelle foreste, tra alberi monumentali si aggirano mufloni, daini, caprioli, istrici, rapaci notturni, ma anche pavoni selvatici. All’interno dell’area protetta troviamo anche la secolare Abbazia dei Monaci Certosini di Serra San Bruno, ancora in attività, aree archeologiche come le ferriere Borboniche di Mongiana. Nel parco vivono e lavorano gli ultimi carbonai d’Italia, eredi di una tradizione quasi scomparsa.
La Sila
Ci troviamo nel più grande altopiano d’Europa, nel cuore della Calabria: 1.700 chilometri quadrati, un’altitudine media di 1300 metri. Coperta di alberi, soprannominata da sempre “Gran Bosco d’Italia”, la Sila è stata sfruttata per millenni per il legname. È la mitica dimora di Silvano, dio della foresta, a cui si consacrava la pece estratta dagli alberi locali usata per incatramare le navi che solcavano il Mediterraneo nell’antichità. Abitata dal neolitico, la Sila è stata un crocevia di popoli, e conserva traccia di una cultura sedimentata nei millenni. In epoca bizantina ha accolto molti monaci basiliani, che hanno lasciato molte testimonianze, come Santa Maria del Patire, vicino Rossano, e successivamente è stata abitata da Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi e Borboni. Tutte influenze che si ritrovano nella cultura locale.
Il Pollino
Situato al confine tra Calabria e Lucania, il Pollino è costituito da vari massicci, e si caratterizza per il susseguirsi estremamente vario di pianori, strapiombi di rocce, massi erratici, grotte e gole. Il territorio del Parco mostra una notevole complessità geologica, e dal 2015 fa parte della rete Europea e Mondiale dei Geoparchi come Geoparco Globale UNESCO. Anche dal punto di vista della flora e della fauna il Pollino è un’area unica nel Mediterraneo. Qui si trova un sito preistorico tra i più importanti d’Europa, la Grotta del Romito: su una parete si trova l’incisione di un antico bovino, il bos primigenius, testimonianza eccezionale dell’arte rupestre. Il passato riemerge anche a Laino Borgo, dove sono stati trovati importanti resti di necropoli.
Il progetto del Sentiero Calabria
Il Sentiero Calabria è stato realizzato dalla Regione Calabria con gli Enti dei Parchi Nazionali del Pollino, della Sila e dell’Aspromonte, insieme al Parco Naturale Regionale delle Serre. Questa proposta è sostenuta dai fondi del Programma Operativo della Regione e punta alla promozione di un turismo ecosostenibile, compatibile con il territorio e accessibile a tutti. Questo cammino rappresenta, idealmente, la prima tappa di un progetto ancora più ambizioso, che punta a identificare tutti i percorsi calabresi, anche minori, per unirli in una mappa sentieristica che raggiungerebbe i 1.600 km di sviluppo, da percorrere rigorosamente a piedi.
da Redazione | Set 12, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi, Calabria trekking
Esistono alcune meraviglie naturali che meritano di essere visitate almeno una volta nella vita. Una di queste è nell’entroterra calabrese una zona che nasconde paradisi naturalistici sconosciuti. Canyon, gole e corsi d’acqua animati da cascate e freschissime piscine naturali dove immergersi e fare sport e che prende il nome di Riserva Naturale Orientata Valle del Lao che è il territorio compreso tra il comune di Viggianello fino alla foce del fiume nel mar Tirreno, tra Scalea e Santa Maria del Cedro.
Una spettacolare e bellissima vallata, tra gole e boschi, che comprende tutto il corso del fiume (e dei suoi affluenti), che nasce nell’area lucana del Parco del Pollino ad oltre 2.000 mt con il nome di Mercure, e riaffiora, dopo un lungo percorso sotterraneo in Calabria, creando una delle più incantevoli valli del Sud Italia.
Alle meraviglie naturalistiche (fiumi, ruscelli, cascate, boschi e gole) si aggiungono quelle degli straordinari borghi arroccati sulle montagne (Laino Borgo, Laino Castello, Papasidero e Orsomarso) e quelle della gustosissima gastronomia.
Una meta perfetta in tutte le stagioni e che offre diversi tipi di “vacanza”: itinerari nel verde, attività fluviali, borghi e tanto divertimento.
Si può scegliere quella fluviale, divertendosi con tutte le attività legate al fiume, come il rafting nelle gole del Lao (c’è anche quello per famiglie, adatto ai bambini dai 4 anni in su), gli itinerari in bici o semplicemente i bagni nelle sue acque cristalline (magari dove c’è il lido Lao Gold River col chiosco sul greto del fiume).
Oppure si può decidere per una vacanza alla scoperta della montagna e dei suoi incredibili e intatti percorsi tra i boschi. Tra questi non può assolutamente mancare una passeggiata nella valle del fiume Argentino, dove un percorso incantevole che segue il corso del fiume (immissario del Lao) arriva fino al Rifugio Montano (ottima cucina), da dove, i più esperti possono proseguire per il sentiero Mosca fino a raggiungere 1250 mt (circa 6 ore tra andata e ritorno).
Infine, chi è appassionato di Storia può passare dalla Preistoria degli straordinari dipinti rupestri della Grotta del Romito al Medioevo degli intatti borghi della valle, arroccati sui fianchi delle montagne, con le loro salite strette, le piccole piazzette, il cibo della tradizione: imperdibili Orsomarso, Mormanno, Papasidero, Laino Castello e, giù fino al mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa maria del Cedro.
Le sue acque cristalline sono le protagoniste di uno spettacolo unico da ammirare, mentre la flora offre uno scenario imponente e suggestivo. Piante e liane pendono dalla sua sommità, mentre piccole cascate si tuffano nell’acqua rischiarata dalla luce naturale che illumina in modo straordinario questa parte di Calabria così suggestiva.