da Redazione | Set 7, 2023 | Calabria Borghi
Sulle orme dei vittoriani inglesi affascinati dal profondo Sud. Le meraviglie di una Locride più forte delle sue contraddizioni attraverso una accurata visita a Gerace.
Prima di salire verso Gerace facciamo due passi per le strade di Locri e passiamo da piazza Zaleuco. Poi sul lungomare vediamo la statua dedicata a Nosside. Zaleuco è considerato il primo legislatore della sua città e del nostro Occidente, anche se sulla sua opera abbiamo notizie indirette. Lui stesso è un personaggio leggendario. Di Nosside invece, posteriore di alcuni secoli, ci sono arrivati i versi, era una poetessa. Le hanno intitolato un premio letterario di poesia, giunto quest’anno alla XXXVIII edizione. Ogni anno viene pubblicato un volume, un’antologia dei testi in concorso.
Zaleuco e i garantisti
Su Zaleuco, invece, non mi pare si organizzino eventi. In un paese come il nostro, allergico alle regole, come potremmo celebrare il primo che ha provate a darcele, queste benedette regole? Oltretutto le punizioni per i trasgressori erano davvero severe e noi, intanto, ci siamo trasformati nel paradiso dei garantisti.
Pare che Gerace sia stata fondata dagli abitanti di Locri, in epoca medievale, quando le coste erano diventate paludose e insicure in tutta la regione. Per oltre dieci secoli la nuova città ha costituito il centro amministrativo e politico del territorio circostante. Poi circa un secolo fa, dalle alture le persone hanno cominciato a scendere in pianura, per stabilirsi lungo la Statale 106 e la linea ferroviaria. Così Gerace ha perso un po’ di abitanti, come tutti i paesi dell’interno.
Zaino in spalla
Solo dieci chilometri separano i due centri, ma sembrano due mondi lontani. Per le strade di Locri abbonda un’edilizia piuttosto disordinata, tra un palazzo e l’altro sopravvivono alcuni edifici liberty. Le coste calabresi sono state descritte come un’esposizione ininterrotta di materiali per l’edilizia, e la patria di Zaleuco non fa eccezione. A Gerace prevale la pietra, molti edifici imponenti, massicci, segnalano l’importanza passata di questa cittadina, mentre si sale verso la splendida cattedrale. Tante abitazioni sono vuote, in vendita o in abbandono, eppure le strade ripide sono percorse da visitatori italiani e stranieri, in questo giugno ancora non troppo caldo. I pullman depositano giù, fuori dalla prima porta, le comitive in visita, che prendono posto sul trenino turistico per scalare le varie parti del centro storico, fino al castello. Nonostante l’età media non proprio giovanissima i visitatori sono allegri come studenti in gita. Si notano anche coppie di mezza età, zaino in spalla, fisico asciutto, in marcia sotto il sole, come dovrebbero fare i veri viaggiatori. Non ci sono solo gruppi di passaggio, esistono alcune strutture alberghiere e diversi bed and breakfast che garantiscono una certa ricettività.
Barlaam da Seminara, vescovo di Gerace
I manuali di letteratura italiana citano sempre Barlaam da Seminara come il personaggio che ha riportato la conoscenza del greco tra i letterati del Trecento, ma non scrivono mai che era un vescovo, vescovo di Gerace e prima della nomina episcopale monaco nel monastero di Sant’Elia a Galatro. Molto stimato anche presso la corte di Bisanzio, da cui riceve cariche e riconoscimenti. Barlaam, vescovo nominato dal pontefice romano, era anche un ambasciatore, inviato presso la corte di Costantinopoli per migliorare i difficili rapporti con la chiesa greca. Cattolici e ortodossi erano già separati e reciprocamente ostili, ma ancora tra il Trecento e il Quattrocento ci furono tentativi di riavvicinamento.
I gruppi di turisti, tra una chiesa e l’altra (Gerace conta cento chiese) acquistano dolci tradizionali, i rafioli glassati di zucchero del Biscottificio Limone, semplici e buoni, e sostano nei bar disposti strategicamente nelle zone più frequentate.
Il grand tour a Gerace
Simone ha quarant’anni, ma ne dimostra meno. Affabile, premuroso, ci accoglie all’hotel Palazzo Sant’Anna e, in un paio di chiacchierate, tra una passeggiata e l’altra, ci racconta la sua vita, intrecciata con quella del luogo dove vive e lavora. Ci dice che ha fatto studi tecnici e ha iniziato a lavorare nelle strutture ricettive occupandosi degli impianti elettrici e della rete internet. Così ha capito che gli sarebbe piaciuto lavorare proprio in questo settore, si è iscritto a Lingue all’università, ma ha continuato a lavorare nel fine settimana e d’estate. Poi per la tesi di laurea, in letteratura inglese, ha scelto il periodo vittoriano, perché i viaggiatori inglesi sono stati molto importanti per far conoscere la Calabria e Gerace nel mondo. Infatti ci sono delle targhe a ricordo della presenza di Edward Lear; nell’agosto 1847 fu ospite della famiglia Scaglione in un bel palazzo poco più giù della cattedrale. Nel piccolo museo civico sono esposte le sue litografie e i disegni a cui si dedicò in quelle giornate. Prima di andare via ci porta nella piccola chiesa attigua all’hotel. Quando nel palazzo vivevano le monache di clausura seguivano la liturgia dietro le sbarre, che ancora sono visibili sia nell’hotel che nella chiesa. Nella sagrestia è ancora visibile la ruota per gli esposti, i bambini abbandonati, affidati alle suore dalle madri che non avevano la possibilità di occuparsene.
Nostalgia dei vecchi viaggiatori vittoriani
Poco sotto il convento sorgono due antichi ospedali, in uno dei quali aveva sede anche un Monte di Pietà. Dal Palazzo Sant’Anna e dalla passeggiata sottostante si gode un ampio panorama, le spiagge di Locri, Siderno e altri centri limitrofi. Da Locri pare siano arrivate le colonne che ancora oggi reggono le volte della cattedrale, nel Medioevo si faceva così. Le basiliche e i palazzi romani sono stati edificati smantellando gli edifici pagani. Gerace trasmette questo senso di continuità della storia, anche stando seduti al bar del Tocco o al ristorante “La broccia”. Non abbiamo a disposizione i tempi dilatati dei viaggiatori del Grand Tour, che si concedevano alcuni anni per conoscere con calma le regioni più estreme d’Europa e del vicino Oriente. Ci dobbiamo accontentare, ne vale comunque la pena.
Talmente ricca e complessa la storia in questo tratto di Calabria che ci si smarrisce, il primo legislatore d’Occidente, una poetessa di venticinque secoli fa, un vescovo che era di casa alla corte di Costantinopoli e che ha riportato la conoscenza del greco tra i primi appassionati dei classici, alla ricerca dei manoscritti dispersi.
In conclusione possiamo dire che, la ricca storia dell’arte della città può essere letta lungo le sue piazzette, i suoi vicoli, i muri delle sue case e i suoi palazzi storici e dalle numerose chiese monumentali edificate nel corso della sua lunga storia e, a buon diritto, Gerace è considerato come uno dei borghi più belli della nostra Penisola.
da Redazione | Ago 26, 2023 | Calabria Borghi, Calabria Natura
I 10 sentieri di trekking imperdibili per gli amanti dell’avventura
Il territorio della punta dello stivale è ideale per trascorrere lunghe e fantastiche giornate attraverso percorsi di trekking. Tra le lunghe coste, le montagne immerse nella natura e i borghi antichi, si scopre il lato più intimo della Calabria, che si svela in modo netto, nitido e vivo.
I numerosi sentieri di trekking in Calabria rappresentano da sempre il cuore del territorio, permettendo di entrare in contatto con la cultura, le tradizioni e le usanze dei luoghi.
Ci sono davvero molti percorsi di trekking in Calabria. In questo articolo elencheremo i migliori 10 sentieri di trekking in Calabria. Prima di partire, ti ricordo che puoi visitare la pagina Itinerari in Calabria e richiedere il tuo itinerario personalizzato.
Prepariamoci e andiamo alla scoperta dei suggestivi e numerosi percorsi di trekking in Calabria.
Cammino Basiliano
Uno dei sentieri più notevoli è il Cammino Basiliano, recentemente inaugurato. Con una lunghezza di 1.390 km, è uno dei cammini più lunghi al mondo (considerando che uno dei più famosi, il Cammino di Santiago, è lungo 800 km).
Il Cammino Basiliano è composto da 73 tappe che attraversano l’intera regione e può essere completato in 44 giorni. È un’esperienza di vita che porta alla scoperta dell’intero territorio calabrese, consentendo di immergersi completamente in esso.
Durante il percorso, si può godere dell’ospitalità di monasteri, castelli, B&B e strutture ricettive diffuse. Si tratta di un cammino che unisce fede, arte, storia, minoranze linguistiche greche e albanesi, natura incontaminata e paesaggi che si estendono tra mare e monti.
Si tratta di uno dei più grandi progetti turistici e spirituali della Calabria e del mondo. Per maggiori informazioni sul Cammino Basiliano, visita il sito dedicato www.camminobasiliano.it .
Sentiero del Brigante
Inserito nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia del MIBACT, il Sentiero del Brigante collega l’Aspromonte alle Serre dell’Appennino, da Gambarie a Stilo o a Serra San Bruno. È composto da nove tappe con una lunghezza totale di 140 km. È possibile percorrere l’intero percorso in sette giorni, soggiornando nei punti di ritrovo o in tenda, oppure scegliere singole tappe.
Cammino di San Francesco di Paola
Il Cammino di San Francesco di Paola è un percorso di 105 km che attraversa i luoghi legati alla vita del Santo Patrono della Calabria, San Francesco di Paola. Il sentiero parte da Paola e si snoda attraverso suggestivi paesaggi fino a Pizzo Calabro. Durante il percorso si possono visitare santuari, eremi e luoghi storici legati alla figura di San Francesco di Paola.
Sentiero del Tracciolino
Il Sentiero del Tracciolino è un’antica strada ferrata che collegava Catanzaro con la Sila. Oggi è stato riqualificato e trasformato in un suggestivo percorso di trekking. La sua lunghezza è di circa 8 km e offre panorami mozzafiato sulle montagne circostanti e sulla valle del fiume Corace.
Sentiero degli Inglesi
Il Sentiero degli Inglesi è un percorso che si snoda lungo la costa tirrenica della Calabria, tra le località di Diamante e Praia a Mare. Prende il nome dai soldati inglesi che, durante la Seconda Guerra Mondiale, costruirono una strada panoramica lungo la costa. Oggi il sentiero è adatto per escursioni a piedi o in bicicletta, offrendo panorami spettacolari sul mare.
Santuario Sacra Spina
Santuario Sacra Spina Questo percorso di trekking collega due importanti santuari della Calabria: il Santuario del SS. Ecce Homo di Serra San Bruno e il Santuario della Sacra Spina di Belcastro. Lungo il sentiero si possono ammirare panorami suggestivi e immergersi nella spiritualità e nella storia dei due luoghi sacri.
Sentiero Monte Crocco
Passo dell’Abate Il Sentiero Monte Crocco – Passo dell’Abate è un percorso di circa 14 km che attraversa la Sila Grande, offrendo panorami spettacolari sulle montagne e sui laghi circostanti. Durante il percorso si può ammirare il maestoso Monte Crocco e raggiungere il suggestivo Passo dell’Abate.
Trekking in Calabria Coast to Coast
Il Trekking in Calabria Coast to Coast è un percorso di oltre 200 km che attraversa la Calabria da costa a costa, partendo da Amantea sul Mar Tirreno e arrivando a Crotone sul Mar Ionio. Lungo il percorso si possono scoprire paesaggi diversi, tra mare, montagne, fiumi e borghi antichi.
Sentiero per la Serra Dolcedorme
Il Sentiero per la Serra Dolcedorme è un percorso che porta alla vetta più alta della Calabria, la Serra Dolcedorme, che raggiunge un’altitudine di 2.267 metri. Il sentiero parte da Papasidero e offre panorami spettacolari sulla catena montuosa del Pollino.
Riserva Naturale Valli Cupe
La Riserva Naturale Valli Cupe si trova nella provincia di Cosenza ed è caratterizzata da un paesaggio spettacolare e suggestivo. Il percorso di trekking all’interno della riserva offre la possibilità di esplorare gole profonde, cascate e boschi incantevoli.
Spero che questa lista ti sia utile per scoprire i migliori percorsi di trekking in Calabria. Buon divertimento nella tua avventura all’aria aperta!
da Redazione | Ago 8, 2023 | Calabria Borghi, Calabria mare
Se sognate una vacanza all’insegna del relax, della natura e della cultura, San Nicola Arcella è la meta ideale per voi.
Questo piccolo comune della provincia di Cosenza, situato sulla Riviera dei Cedri, vi stupirà con le sue spiagge da sogno, il suo borgo antico e le sue attrazioni storiche e artistiche.
San Nicola Arcella si affaccia su una baia incantevole, racchiusa da uno strapiombo di 110 metri sul livello del mare e da un braccio roccioso che le conferisce la forma di un porto naturale.
Qui potrete ammirare una delle spiagge più belle della Calabria e dell’Italia: l’Arco Magno, una caletta nascosta da un grande arco naturale che si apre sulla scogliera. Per raggiungerla, potrete percorrere un sentiero panoramico o noleggiare una piccola imbarcazione o un pedalò e esplorare le grotte marine e i fondali ricchi di vita.
Ma San Nicola Arcella non è solo mare: è anche un luogo ricco di storia e di fascino. Il suo borgo originario risale all’epoca bizantina, quando i superstiti di Lavinium, antica città romana distrutta dai barbari, si rifugiarono su queste alture per sfuggire alle incursioni saracene.
Passeggiando per le sue stradine e i suoi vicoletti, potrete scoprire botteghe artigianali, punti di incontro culturali e ludici, chiese e palazzi storici. Non perdetevi il Belvedere, da cui potrete godere di una vista mozzafiato sulla costa, e il Vicolo Vineria, un’antica ludoteca trasformata in un luogo di ristoro e intrattenimento culturale, dove potrete assaggiare taglieri salati e dolci accompagnati da un buon bicchiere di vino, mentre ascoltate musica dal vivo o una lettura suggestiva.
San Nicola Arcella è anche il punto di partenza ideale per visitare altre località della Calabria e della Basilicata, come Praia a Mare, Scalea, Maratea e il Parco Nazionale del Pollino.
Per soggiornare a San Nicola Arcella, potrete scegliere tra diverse soluzioni di case vacanze e appartamenti in affitto, oppure optare per piccoli alberghi o villaggi turistici con piscina e lido privato.
Questo posto meraviglioso vi aspetta per regalarvi una vacanza indimenticabile tra mare e cultura in Calabria!