da Redazione | Set 3, 2024 | Calabria Borghi, Calabria mare
Calabria, Costa dei Cedri, Mar Tirreno. C’è un angolo di sud bagnato dal mare e arroccato sulle colline che guardano verso l’infinito che prende il nome di Scalea una delle città più antiche della regione con le vecchie borgate disposte su promontori fino a 75 m s.l.m. collegate da gradoni e scalinate. Ma è probabile che il nome della località derivi dal greco skalíon, col significato di scalo marittimo: l’area di Torre Talao sarebbe stata il primo scalo per le imbarcazioni. Che a muoverti sia la voglia di spiagge, o la curiosità di scoprire i borghi autentici, questo luogo è la destinazione ideale per vivere la fine dell’estate.
Percorso
Se vieni da nord, il percorso più pratico è seguire l’autostrada A2 Salerno – Reggio Calabria, e uscire a Lagonegro. Prendi la statale SS585 verso sud, che punta verso il mare, e seguendo il corso del fiume Noce (che separa Basilicata e Calabria) arriva a Castrocucco. Svolta a sinistra sulla strada SS18, che segue la costa: Vingiolo, Saracinello, San Nicola Arcella, e poi eccoti a destinazione (Scalea), in un tempo totale di un’ora.
Tutte le attrazioni da non perdere a Scalea
Scalea, in provincia di Cosenza, conta circa 11000 abitanti. Sorge sulla Riviera dei Cedri, fascia costiera settentrionale tirrenica della Calabria compresa tra Tortora e Cetraro. Si trova in prossimità dell’antica Laos, città della Magna Grecia. Greci e Romani, Bizantini e Longobardi, tante popolazioni storiche hanno lasciato la loro impronta in questa città che oggi ha un lungo e glorioso passato da raccontare ai tanti visitatori.
Il centro storico di Scalea
Il borgo medievale si trova sopra una collina a pochi minuti dal mare. È ideale per una passeggiata a piedi visto che è un isola pedonale piena di vie strette e tortuose (chiamate “vanelle”) e soprattutto scale! Il panorama è una meraviglia e tra i punti d’interesse storico c’è il Castello Normanno, di cui oggi rimangono solo i ruderi e la Chiesa di Santa Maria d’Episcopio, o anche chiamata della Madonna del Carmine che è la patrona di Scalea, oppure “Chiesa di sopra”, perché il suo campanile domina tutta la città.
Torre Talao
Torre Talao è il simbolo di Scalea. Risale al XVI secolo ed è uno dei diversi esempi di architettura militare aragonese cinquecentesca che sono diffusi sulle coste dell’Italia meridionale. Si può visitare (in parte) con una visita guidata a offerta libera.
Torre Cimalonga
Torre Cimalonga, risalente al XV secolo, fa parte del sistema di 4 torri erette a difesa della parte antica di Scalea per proteggere l’abitato dalle incursioni dei Saraceni ed ospita il museo archeologico “Antiquarium di Torre Cimalonga” dove sono custoditi reperti archeologici rinvenuti negli scavi effettuati nella zona dell’antica città di Laos.
Le spiagge più belle
La spiaggia più famosa è l’Ajnella, fascia costiera con ciottoli e scogli a picco sul mare da dove inizia il tratto settentrionale contraddistinto da grotte e calette isolate. Un’altra spiaggia molto amata – più centrale – è quella situata in via Tirreno e che viene chiamata Spiaggia di Scalea, attrezzata e con fondale sabbioso. Più a sud, nella zona di Corso Mediterraneo, le spiagge diventano più sabbiose, fino a terminare con l’area campeggio in corrispondenza con la foce del fiume Lao.
da Redazione | Set 3, 2024 | Calabria Parchi, Calabria trekking
Oltre 64mila ettari per una delle aree protette più belle d’Italia dove natura, fauna e flora regalano a turisti e visitatori un’esperienza unica
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, fa parte delle cosiddette Alpi Meridionali o calabresi, suddiviso tra alture, fiumare e particolari centri storici, alcuni dei quali abbandonati, ricchi di fascino, tradizioni ed enogastronomia tutti da scoprire.
Piante e fiori che si differenziano in base alla posizione geografica in cui si trovano, habitat naturale di una fauna che va dai mammiferi, ai rettili, agli anfibi.
Scopriamo insieme il Parco Nazionale dell’Aspromonte, uno dei più grandi dell’intera Italia del Sud, un posto caratterizzato dalla sua biodiversità in cui perdersi tra colori sgargianti e paesaggi unici.
Istituito come Parco Nazionale nel 1989, è il sesto parco in ordine di tempo presente in Italia, ed esplorarlo diventa un viaggio a 360° che coinvolge natura, cultura, storia e tradizioni.
Oltre 60mila ettari che coinvolgono diversi comuni della provincia: Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Cardeto, Careri, Ciminà, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Mammola, Molochio, Oppido Mamertina, Palizzi, Platì, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto, Sant’Agata del Bianco, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Santa Cristina d’Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sinopoli, Staiti, Varapodio.
Vari sono i percorsi che si possono fare alla scoperta di natura e cultura tramite una narrazione visiva fatta di luoghi veramente suggestivi, suddivisa tra flora, fauna e storia.
L’Aspromonte tra sentieri e paesaggi
Se deciderete di esplorare questa magnifica area quasi alla punta della regione calabrese, vi accorgerete subito dei suoi bellissimi paesaggi.
Grazie ai sentieri presenti si può decidere di attraversare l’intero Aspromonte, avendo la possibilità di far spaziare la vista in un connubio perfetto tra mare e montagna, godendo della bellezza dei paesaggi naturali da cartolina che vi troverete davanti.
È possibile scegliere tra i vari percorsi che il parco propone. Dai percorsi tematici, suddivisi tra il Sentiero Italia Cai, il Sentiero del Brigante e il Sentiero dell’Inglese; il Sentiero Calabria, fatto di nove percorsi differenti, che vanno dal livello escursionistico a quello per esperti; il Sentiero del Parco; la Ciclovia dei Parchi in Calabria, che nella sua parte in Aspromonte regala la vista di bellissimi paesaggi e permette di visitare luoghi come il monolite di Pietra Cappa, l’Osservatorio della biodiversità di Gambarie, le cascate di Mundu e Galasia, la Serra dove Garibaldi fu ferito dai piemontesi, e il Lungomare Falcomatà a Reggio Calabria; e percorsi in mountain bike.
La flora tra migliaia di specie differenti
Mille e cinquecento specie differenti di flora, oltre il 50% di quella regionale, presenti grazie alla posizione geografica del massiccio aspromontano, situato proprio al centro del Mediterraneo, dove nel corso del tempo si sono sovrapposte tipi di piante e fiori di diverse origini che si sono adattate al clima. I differenti tipi di flora che si trovano nel Parco Nazionale dell’Aspromonte dipendono inoltre anche dalle varie condizioni climatiche che esistono sui diversi versanti che si affacciano su due mari diversi, il Tirreno e lo Ionio.
A bassa quota troviamo la ginestra, il corbezzolo, il cisto, il leccio, il mirto, la fillirea. Oltre alle specie a bassa quota caratteristiche dell’area mediterranea, troviamo boschi che rappresentano esempi unici a livello nazionale. Nelle zone più alte sono presenti varie faggete, tra le quali quelle a Monte Scorda e a Zervò, mentre nel versante ionico si possono vedere le pinete naturali.
La montagna habitat ideale di mammiferi, rettili e anfibi
Oltre che quella riguardante il mondo delle piante, la ricchezza del Parco Nazionale d’Aspromonte è dovuta anche alla presenza diversificata di animali, alcuni dei quali si pensavano scomparsi.
È tra questi il lupo, che era assente da due decenni dalla macchia mediterranea del parco. Seguono il ghiro, il gatto selvatico, lo scoiattolo meridionale – dalla pelliccia nera a differenza di quello più diffuso di colore marrone o rosso – la faina, la martora, la volpe, il tasso e la lepre, che si differenziano nella specie italica e in quella europea. Infine il driomio, piccolo animale che al momento risulta presente oltre che in Calabria solo in Friuli Venezia Giulia.
Dodici anni fa, inoltre, grazie ad un progetto volto a tutelare le specie di animali selvatici dell’Aspromonte, sono stati inseriti 75 esemplari di capriolo della sottospecie italica, che hanno ripopolato il parco dopo un’assenza di circa un secolo.
Tra gli anfibi si trovano la salamandra pezzata, la salamandrina dagli occhiali e l’ululone appenninico, facilmente riconoscibile grazie alla sua colorazione giallo-arancio.
Non mancano le specie di rettili che vanno dalla vipera, al cervone, al ramarro occidentale, fino ad arrivare alla più particolare testuggine di Hermann, animale antichissimo dal colore giallastro con macchie nere.
Presenti anche specie di lepidotteri, e trote e granchi caratteristici dei corsi d’acqua della zona.
La visita ai paesi nel cuore del parco
Se volete vivere in modo completo la vostra esperienza all’interno del Parco Nazionale, non potete perdere la visita dei paesi che ricadono all’interno dell’area dell’Aspromonte.
Tra i vari percorsi che si possono effettuare, c’è quello che coinvolge l’area grecanica, con capofila Bova, capitale della Bovesia, patria dei greci di Calabria. Qui potrete fare visita, arrampicandovi tra i vicoli dalle casette tutte attaccate, ai ruderi del Castello Normanno, che sovrasta il paese, con la torre di guardia a dominio delle quattro porte della città. Unico in sud Italia per numero di reperti e di esemplari fossili, è il museo civico di Paleontologia. Passando per l’Amendolea arriverete fino a Gallicianò, uno dei pochi paesi in cui ancora si parla la lingua grecanica. Fiore all’occhiello è sicuramente la chiesa ortodossa dedicata alla Madonna della Grecia. Durante la vostra esplorazione incontrerete inoltre alcuni monumenti ed edifici che vale la pena visitare: come il santuario della Madonna della Montagna di Polsi a San Luca, la piccola chiesa di San Leo ad Africo, e il santuario del X secolo di San Nicodemo, sull’altopiano della Limina.
Tra le tappe da non perdere vi consigliamo Gerace, considerata città d’arte del Parco Nazionale dell’Aspromonte, chiamata un tempo Città Santa per via delle sue 128 chiese, di cui oggi se ne conservano 17. Viuzze, portali ed archi per un paese dalle radici normanne e bizantine che riserva delle sorprese tra un vicolo e l’altro. Tra le sue opere più belle c’è la Basilica, tra le più importanti del Sud e la più grande di tutta la Calabria.
Meno noto ma da visitare è Precacore, situato in cima ad una roccia con affaccio sulla Fiumara La Verde, diviso dall’abitato di Samo grazie al vallone Santa Caterina. Tra le case diroccate si trovano ancora la chiesa di San Giovanni Battista, all’interno della quale si possono ancora vedere delle tracce di un affresco della Madonna Nera, e quella di San Sebastiano, dove sono ancora visibili degli affreschi risalenti al ‘400. Tra i ruderi del castello e le vie ormai disabitate, troverete ad aspettarvi una vista meravigliosa.
da Redazione | Ago 23, 2024 | Calabria Borghi, Calabria Natura
Bellezza, territorio e stupore. Questo è San Giorgio Morgeto comune della città metropolitana di Reggio Calabria facente parte del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Il paese è di origine antichissima e alla sua storia è legato il nome dell’Italia; addirittura già ne scriveva, nel I secolo a.C., lo storico greco Dionigi di Alicarnasso. Lo si fa risalire all’opera di re Morgete, successore del mitico Italo. La Calabria, inoltre, ha sempre guardato all’Oriente e nel X secolo i monaci basiliani vi giunsero, costruendo un monastero dedicato a San Giorgio di Cappadocia e una Chiesa consacrata a Santa Maria dell’Odigitria e divenendo punto di riferimento importante per le varie popolazioni che abitavano la zona.
Riguardo al nome, sempre intorno al Mille, quello di San Giorgio, pare derivi dal martire cristiano ritenuto dai cittadini l’autore di un miracoloso allontanamento del pericolo saraceno. Il paese sorge su uno sperone di roccia dominato dal Castello, quasi distrutto dal sisma nel 1783 che danneggiò tutto l’abitato e il convento domenicano, conosciuto anche per aver ospitato il filosofo Tommaso Campanella.
A San Giorgio Morgeto sono presenti numerosi palazzi signorili: la storia del paese è segnata dalla convivenza di potenti signorie che controllavano da quassù i propri poderi e i territori nelle vallate e tutt’intorno; molteplici sono le cappelle costruite o all’interno o all’esterno dei palazzi stessi, come la Chiesa di S. Antonio, appartenente ad una famiglia aristocratica, Ammendolea Florimo, che abitava il palazzo di fronte.
I palazzi sono imponenti e inglobano veri e propri pezzi di paese, assumendo forme importanti. Importante notare i particolari, come i portali bugnati settecenteschi che sottolineavano la potenza di queste famiglie.
La ristrettezza dei vicoli interni è uno dei tratti distintivi dell’antico ed affascinante borgo di San Giorgio Morgeto. Ma il particolare vicoletto, con i suoi soli 40 centimetri di larghezza batte ogni record conquistando il primato del vicolo più stretto d’Italia. Attraversato da una caratteristica scaletta interna che ne rende più agevole la percorrenza, la via è situata a pochi metri dal piazzale antistante l’antico Castello Normanno-Svevo, per questo denominato localmente «il Passetto del Re».
Secondo una leggenda popolare, infatti, lo stesso costituiva una via di fuga per il Re Morgete, nei casi di invasioni o durante i tentativi di espugnazione della fortezza reale: il sovrano aveva la possibilità, nelle situazioni più estreme ed ove inevitabile, di fuggire attraverso la stretta via secondaria, per poi far disperdere le proprie tracce immergendosi tra le decine di piccoli vicoli che, come in un labirinto, si diramano e si incrociano all’interno del borgo. Ma non è questa l’unica suggestione legata al vicolo: secondo la tradizione, percorrere il «Passetto del Re» è un atto di buon auspicio.
Visitiamo, poi, la Chiesetta del Carmine, annessa al Palazzo Ambesi, in cui ammiriamo una pregiata tela, le colonne con capitelli in stile barocco e la statua di Santa Filomena. Infine, ci rechiamo alla “Porta del Parco”, che ospita arte e artigianato del popolo dei morgeti, tra cui una ricostruzione in miniatura del Castello, che sarà la nostra tappa successiva”.
Il Castello, posto su una strategia altura, in cima al borgo, rappresenta uno straordinario esempio di architettura difensiva normanno-sveva in Calabria. Si erge in posizione dominante, su un paesaggio invidiabile che abbraccia i due mari, baluardo difensivo di grande importanza. Ha subito numerosi rimaneggiamenti, tra il XIV e il XVI secolo, mentre, dopo il catastrofico terremoto del 1783, venne quasi abbandonato.
Oggi, fortunatamente, è stato valorizzato come merita, divenendo luogo d’incontro per eventi, mostre e convegni, concerti e manifestazioni culturali. Del Castello si può ancora ammirare la Torre Mastio, di forma quadrangolare, a due livelli coperti con volte a botte, a cui si accede dalla parte superiore affrontando una salita. Anche qui da notare una serie di dettagli, i basamenti delle torri, la Cisterna e, infine, la suggestiva visuale della piana da cui scorgiamo la Sicilia, le Eolie e lo Stretto in tutto il suo fascino.
da Redazione | Lug 15, 2024 | Calabria mare, Vacanze Mare
Dove trovare il mare più bello in Calabria? La regione è bagnata dal mar Ionio e dal mar Tirreno e ha un litorale di 780 km con spiagge di ogni tipo. Dalle coste frastagliate fino a quelle con sabbia finissima e bianca, ecco dove trascorrere le vacanze al mare in Calabria e le 12 spiagge da visitare.
Le spiagge che è possibile trovare in Calabria sono sia di sabbia che litorali dalla costa frastagliata e piena di scogli, che spesso nascondono piccole calette nascoste. La varietà dell’offerta turistica e dei paesaggi, rendono la Calabria la destinazione ideale per ogni tipo di viaggiatore: famiglie con bambini, ragazzi e giovani adulti, coppie, famiglie con animali. Andiamo a scoprire le 12 spiagge più belle della Calabria con mappa aggiornata da visitare nel 2024.
1 Le spiagge più belle della Calabria sul mar Tirreno
1.1Spiaggia del Cannone (Tropea)
1.2Chianalea di Scilla (Scilla)
1.3Baia di Grotticelle (Capo Vaticano)
1.4Spiaggia dell’Arcomagno (San Nicola Arcella)
1.5Isola Dino (Praia a Mare)
1.6Isola di Cirella (Diamante)
1.7Spiaggia Paradiso del Sub (Zambrone)
1.8Scogliera di Coreca (Amantea)
1.9Spiaggia di Scalea (Scalea)
2 Le spiagge più belle della Calabria sul versante ionico
2.1Spiaggia Caminia (Soverato)
2.2Spiaggia di Le Castella (Capo Rizzuto)
Le spiagge più belle della Calabria sul mar Tirreno
Le spiagge più rinomate e celebri della Calabria si trovano prevalentemente sul versante tirrenico. Da Tropea a Scilla, passando per Praia a Mare, ecco le spiagge più belle sul mar Tirreno.
Spiaggia del Cannone (Tropea)
A Tropea la principale spiaggia della città, la Spiaggia del Cannone, vanta un mare cristallino con scorcio sul Santuario di Santa Maria dell’Isola che domina l’intera baia. Il litorale chiamato du Cannuni presenta sia sabbia che scogli, ed è sormontata dallo Scoglio di San Leonardo a cui si accede tramite un tunnel costruito negli anni Venti scavando la roccia. La spiaggia deve il suo nome al cannone del Seicento che è stato ritrovato nella piccola baia vicino al porto e che ora si trova sulla terrazza panoramica di Largo Galluppi. Tipologia di spiaggia: libera, sabbia e scogli.
Chianalea di Scilla (Scilla)
A Scilla, comune in provincia di Reggio Calabria, il mito di Scilla e Cariddi descritto da Omero è parte della tradizione popolare, soprattutto nel borgo di Chianalea di Scilla che si affaccia sul mare, osservato speciale dal Castello di Ruffo. La spiaggia di Chianalea, che fa parte della cosiddetta Costa Viola, ha sabbia mista a ciottoli e sassi: presenta anche uno stabilimento balneare, anche se è possibile trovare spazio anche per coloro che amano la spiaggia libera. Tipologia di spiaggia: sabbia e sassi, libera e attrezzata.
Baia di Grotticelle (Capo Vaticano)
La baia di Grotticelle è una delle più belle di tutta la Calabria. Lungo la splendida Costa degli Dei, troviamo una baia con tre calette incastonate nella roccia e il paesaggio di Capo Vaticano che si affaccia a picco sul mare azzurro. La località è in provincia di Vibo Valentia ed è amatissima dai turisti di tutto il mondo: la spiaggia in sabbia tra le rocce ha alle spalle una meravigliosa vegetazione che fa da contrasto con le acque cristalline del mar Tirreno. Da Capo Vaticano si può godere una meravigliosa vista sulle isole Eolie e Stromboli: la spiaggia è sia attrezzata che libera ed è perfetta per gli amanti dello snorkeling e di chi ama praticare attività subacquee. Tipologia di spiaggia: sabbia, libera e attrezzata.

Spiaggia dell’Arcomagno (San Nicola Arcella)
La spiaggia dell’Arcomagno, che si trova in provincia di Cosenza, nel comune di San Nicola Arcella, è un vero gioiello. Una tra le spiagge più belle e sceniche della Calabria è racchiusa in una sorta di conca rocciosa a forma di arco, che di fatto apre l’accesso al mare. L’arco roccioso, frutto dell’erosione della roccia, si apre davanti a una spiaggia di sabbia finissima che è valsa la Bandiera Blu a questo lido. Questo paradiso naturale circondato da un’ampia vegetazione è di fatto posto in una culla, chiamata anche Grotta del Saraceno. Come raggiungere, quindi, questa sorta di paradiso proibito? Ci sono due modi: percorrere il sentiero che scende giù lungo la montagna e offre una vista maestosa sulla costa calabrese e sull’isola di Dino: il paesaggio è mozzafiato, ma sicuramente si tratta di un terreno a tratti instabili, per questo per le famiglie con i bambini è consigliabile arrivare via mare. È possibile raggiungere la spiaggia dell’Arcomagno noleggiando o una piccola imbarcazione o un pedalò dalle spiagge limitrofe. Lo spettacolo al tramonto, poi, è di quelli che restano nel cuore. Tipologia di spiaggia: sabbia e libera.
Isola Dino (Praia a Mare)
L’isola Dino si trova di fronte al comune di Praia a Mare, in provincia di Cosenza. Il nome dell’isola ha un’origine incerta: probabilmente deriva dal termine greco dina, che significa vortice o tempesta, e che indicherebbe come le acque vicine all’isola era un tempo pericolose per chi si metteva in viaggio in mare. La spiaggia di Praia a Mare, ampia, attrezzata e sabbiosa, ideale dunque per le vacanza in famiglia, è letteralmente a poche centinaia di metri dalle grotte dell’isola Dino. Quest’ultima è celebre per le sue scogliere e vi si accede solo dal lato di Praia a Mare dove è possibile attraccare: qui si può ammirare la natura selvaggia con piante mediterranee come mirto, palma nana e leccio. Le grotte dell’isola, che hanno più di mille anni di storie, sono celebri: tra queste le più famose sono quella delle Sardine, quella delle cascate, grotta Azzurra e grotta del Leone dove si può ammirare un fondale meraviglioso ricco di coralli. Tipologia di spiaggia: scogli e grotte.
Isola di Cirella (Diamante)
L’isola di Cirella è un’altra delle isole della Calabria che si trovano nel mar Tirreno. Luogo del cuore del FAI, questa piccola isola fa parte del comune di Diamante, in provincia di Cosenza. Piccoli boschetti di limone, circondano i rilievi che poi conducono a grandi grotte. L’isola è frequentata soprattutto dagli amanti dello snorkeling in particolare per via dei fondali che sono ricchissimi di vegetazione. Questo gioiello verde di piccole dimensioni, meno di 100 metri quadrati, non è abitato, è ricco di grotte ed è accessibile solo tramite escursioni in canoa o attraverso piccoli tour organizzati in barca.
Spiaggia Paradiso del Sub (Zambrone)
Bagnata dal mar Tirreno, la spiaggia Paradiso del Sub, nota come Maldive delle Calabria, si trova nel comune di Zambrone ed è una delle più celebri della Calabria. La spiaggia non è attrezzata ed è ricca di scogli, oltre a essere protetta da un’ampia scogliera. Costituita da due diverse calette, che la divide dalle spiagge di Capo Cozzo, è separata dallo scoglio del Leone, una roccia corrosa dall’acqua che ha le sembianze di un leone. Ricca di sassi sia sul fondale che sulla striscia di spiaggia, è chiamata Paradiso del sub per via dei suoi fondali meravigliosi che sono un sogno per gli appassionati di snorkeling. Tipologia di spiaggia: roccia e libera.
Scogliera di Coreca (Amantea)
La scogliera di Coreca in provincia di Cosenza si affaccia sul mar Tirreno ed è un piccolo pezzo di costa in cui sono raggruppati una decina di scogli tutti rinominati dai residenti: Capoto, Formica, Ginario, Longarino, Piccirillo, Tirolé, e i 4 Scuagli da Funtana (scogli della fontana). La spiaggia è ricca di scogli, dunque non adatta agli amanti della sabbia: non trattandosi di un vero e proprio litorale, questo pezzo di costa è privo di stabilimenti attrezzati ed è solo per utilizzo libero. Tipologia di spiaggia: scogli e libera.
Spiaggia di Scalea (Scalea)
La spiaggia di Scalea si trova in provincia di Cosenza ed è una delle località marittime più amate dai giovani. La spiaggia di sabbia ricca anche di ciottoli è interrotta dallo scoglio dove si trova la Torre Talao: l’acqua cristallina e la presenza di stabilimenti la rende una località attrattiva per i giovani ma anche per le famiglie con i piccoli. Per gli amanti della spiaggia libera, c’è anche una piccola zona dove poter piazzare l’ombrellone. Tra le località più amate del litorale di Scalea troviamo: il Lungomare Ruggiero, la Spiaggia di Via Tirreno, la Spiaggia di Corso Mediterraneo, dove si trova la spiaggia libera. Tipologia di spiagge: sabbia, ciottoli, libera e attrezzata.
Le spiagge più belle della Calabria sul versante ionico
Le spiagge più belle del versante ionico in Calabria sono dei veri e propri gioielli. Una su tutte Caminia, nel comune di Stalettì, vicino alla più nota Soverato, è la perla del mar Ionio frequentata da residenti e da turisti.
Spiaggia Caminia (Soverato)
Non si può parlare di spiagge in Calabria senza menzionare la spiaggia di Caminia, una delle più celebri sulla costa degli Aranci. All’interno del Golfo di Squillace, troviamo questa striscia di sabbia racchiusa tra due scogliere: un tesoro amatissimo da residenti e turisti e impossibile da non amare. Situata nel comune di Stalettì, in provincia di Catanzaro, è racchiusa tra i litorali di Soverato e Copanello: a “proteggerla” troviamo due scogliere. La spiaggia è sabbiosa e fine, circondata dalla vegetazione mediterranea, e affacciata sul mar Ionio più blu. Il fondale è quasi subito profondo e pieno di ciottoli e per gli amanti delle grotte lunga la costa si trova la Grotta di San Gregorio, chiamata così perché la storia vuole che il santo venne buttato in mare e poi riportata a riva dagli angeli: la grotta è un luogo sacro per molti credenti. In alta stagione la spiaggia di Caminia è super affollata, per questo è consigliabile arrivare il prima possibile: la spiaggia è libera anche se è dotata di un bar. Tipologia di spiaggia: libera e sabbia.

Spiaggia di Le Castella (Capo Rizzuto)
A Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, si trova una striscia di spiaggia che sembra paradisiaca: è la piaggia Le Castella, uno spicchio di litorale con fondale basso e sabbia quasi rossastra. Lo Ionio con la sua acqua cristallina con fondale basso bagna questa spiaggia fa parte dell’Area Naturale Marina protetta del comune di Capo Rizzuto, che a dispetto di quanto possa far presagire il nome, non è un’isola. Davanti al litorale sorge il il Castello Aragonese di Le Castella. Una spiaggia da non perdere, davvero. Tipologia di spiaggia: sabbia e libera.
Spiaggia di Marinella (Capo Rizzuto)
La spiaggia di Marinella nel comune di Capo Rizzuto di Crotone. Questo lido, che è stato premiato da Legambiente, di sabbia è un piccolo gioiello marittimo a pochi passi dal centro abitato. Circondata dalla vegetazione, questa spiaggia sabbia finissima si affaccia sull’acqua cristallina. La spiaggia è libera e priva di strutture attrezzate. Tipologia di spiaggia: sabbia e libera.
da Redazione | Giu 11, 2024 | Blog/News, Natura e Parchi nel mondo
Esiste un luogo nel mondo che è considerato il borgo più bello in assoluto, infatti ha più turisti che abitanti. Scopriamo insieme dove si trova questo posto incantato.
Esiste un luogo che è considerato il più bello del mondo, è un incantevole villaggio che attira i turisti di tutto il mondo, così tanto che il numero dei visitatori è cento volte maggiore a quello degli abitanti stessi, soprattutto durante il periodo primaverile e quello estivo. Le case di questo borgo risalgono al XIV secolo ed offrono un’esperienza autentica ed unica. Nonostante questo villaggio non abbia attrazioni turistiche specifiche, è innegabile la sua bellezza.
Il villaggio presenta una strada iconica, che prende il nome di Arlington Row, ed è famosa in quanto è fiancheggiata da cottage antichi fatti in pietra color miele risalenti al 1300. Questo luogo è uno dei più fotografati al mondo. Questo piccolo angolo pittoresco inoltre è anche un’area importante di conservazione architettonica, tanto da aver fatto da sfondo a Robert De Niro e Michelle Pfeiffer nel film Stardust.
IL BORGO PIÙ BELLO DEL MONDO
Quello che è considerato il borgo più bello del mondo è situato nelle pittoresche Cotswolds, nel Gloucestershire, in Inghilterra. Stiamo parlando del Villaggio di Bibury.
Questo villaggio ha molti più turisti che abitanti proprio perché è famoso per essere il borgo più bello del mondo. Non ci sono particolari attrazioni turistiche, ma la sua bellezza è decisamente innegabile tanto da attirare turisti provenienti da tutto il mondo.
Il villaggio offre tantissimi luoghi di interesse, ovvero edifici storici abitati un tempo da tessitori, una locanda ricoperta di edera che aggiunge un tocco romantico al villaggio, un sentiero lungo il fiume Coln che offre una vista spettacolare e conduce ad un prato pittoresco chiamato Rack Island, un piccolo allevamento di trote, ma anche qualche bar e ristorante per coloro i quali vogliono optare per un po’ di convivialità e ristoro.
Se volete visitare anche voi questo borgo vi consigliamo di optare per i numerosi alloggi disponibili sia all’interno del villaggio che nei dintorni, in quanto Bibury è una destinazione ideale per chi desidera concedersi un soggiorno rilassante immerso sia nella storia che nella natura.
Vi consigliamo di dedicare del tempo all’esplorazione di questo affascinante villaggio, immergendovi nella sua bellezza ma anche nella sua tranquillità. La popolazione locale inoltre è nota per la sua cordialità ed accoglienza, cosa che rende il soggiorno ancora più piacevole.
Se vi volete allontanare per un po’ dal trambusto della città rifugiatevi nel villaggio di Bibury che rappresenta una vera e propria oasi di bellezza e pace.