da Redazione | Set 29, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi
Gita in bicicletta alla scoperta della Calabria più inedita: vi portiamo sulle alture dell’Aspromonte, dove godere dell’aria buona dei boschi di faggio
La Calabria è una regione meravigliosa, e visitarla solo d’estate, per le sue spiagge e il mare cristallino, è riduttivo. Chi ama andare alla scoperta della vera anima dei luoghi, al di là della superficie confezionata per il turista, sa di cosa stiamo parlando. Gli sterminati paesaggi interni di questa Regione regalano sorprese per chi questa terra, così particolare, desidera scandargliarla fino in fondo, per conoscerne le tante perle nascoste.
Oggi vi portiamo lungo un immaginario tour nel bellissimo Parco Nazionale dell’Aspromonte, polmone verde della Calabria, dal 2021 inserito nella rete mondiale dei geoparchi curata direttamente dall’UNESCO.
Un sogno per gli amanti delle escursioni, questo parco è scrigno di biodiversità faunistica e floreale. Una ricchezza unica, da ammirare al meglio sulle due ruote: stiamo, infatti, parlando di un territorio molto vasto, motivo per il quale la bicicletta è il mezzo perfetto per percorrere il Parco. Decine i bellissimi sentieri naturalistici che si celano nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, dove si assiste all’esplosione della natura incontaminata.
Calabria, la ricchezza arborea del Parco Nazionale dell’Aspromonte
Preziosi i corsi d’acqua che si incontrano percorrendo questo parco, in cui poter ammirare l’immensa varietà arborea della Calabria. Passeggiando, in escursione, lungo i sentieri per i visitatori, vi imbatterete nei ricchi boschi di faggi e, addentrandosi sempre di più vicino alla costa, il paesaggio cambia, e i faggi lasciano spazio a incantevoli oleandri e tamerici. Salendo, invece, di quota, ecco le bellissime pinete di pini larici: siamo finalmente arrivati dinanzi all’albero erto a simbolo dell’Aspromonte calabro.
Alberi secolari, sotto ai quali poter sostare per un momento di ristoro, che sia da connessione tra noi e lo spirito di Madre Natura, che in questo territorio all’apparenza così arido, si esprime in tutta la sua magnificenza.
Il patrimonio geologico è sconfinato, considerando, inoltre, gli scorci panoramici di cui anche godere passeggiando e raggiungendo alture da cui guardare il percorso già fatto. Bellezza selvaggia, scostante, immutata: un territorio dal valore incommensurabile, da tutelare con tutti i mezzi a disposizione.
Una passeggiata da fare in solitaria o in compagnia, purché con lo spirito giusto: quello di imparare, dalla natura, la perseveranza della bellezza. Vale la pena tornarci in diversi periodi dell’anno, per godere, a pieno, dello spettacolo di colori che d’autunno veste i boschi di giallo e rosso, in primavera di verde smeraldo.
Un’escursione adatta a chi desidera conoscere la vera essenza della Calabria più autentica, e farlo in bici consente di scoprire, con calma ma in maniera accurata, le mille strade del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
da Redazione | Set 26, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi
Se siete appassionati di natura e di animali selvatici, non potete perdervi la scoperta di una specie rara e affascinante che vive nel Parco Nazionale dell’Aspromonte: il gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris).
Questo felino, che non va confuso con il gatto domestico o con il gatto soriano, è un abile cacciatore di mammiferi e uccelli, che si muove soprattutto di notte per evitare i pericoli derivanti dalla presenza umana. Il suo habitat preferito sono le foreste di latifoglie, dove trova riparo e cibo.
Il gatto selvatico dell’Aspromonte fa parte di un nucleo distribuito approssimativamente dall’Aspromonte fino agli Appennini centro-settentrionali, e rappresenta una delle poche popolazioni rimaste in Italia, dove si stima la presenza di poche migliaia di esemplari.
Perché il gatto selvatico è una specie minacciata e protetta
Il gatto selvatico ha subito nel passato una forte persecuzione da parte dell’uomo, che lo ha cacciato per la sua pelliccia o per eliminarlo come predatore del bestiame. Inoltre, la perdita e la frammentazione dell’habitat hanno ridotto il suo areale e le sue risorse alimentari.
Oggi, il gatto selvatico è rigorosamente protetto da leggi nazionali e direttive europee, ma è ancora esposto a diverse minacce, tra cui:
– l’ibridazione con i gatti domestici randagi e vaganti, che potrebbe compromettere la sua identità genetica ed ecologica;
– la trasmissione di malattie infettive da parte dei gatti domestici;
– la mortalità dovuta ad incidenti stradali o al bracconaggio.
Per queste ragioni, il gatto selvatico è considerato una specie vulnerabile dalla Lista Rossa IUCN e una specie prioritaria dalla Direttiva Habitat.
Come riconoscere il gatto selvatico dall’aspetto fisico
Il gatto selvatico dell’Aspromonte ha un aspetto simile a quello del gatto domestico, ma presenta alcune caratteristiche distintive, tra cui:
– una taglia maggiore, con una lunghezza corporea di 50-80 cm e un peso di 3-8 kg;
– una coda più corta e più spessa, con anelli neri ben definiti e una punta nera;
– un mantello grigio-brunastro con striature nere sul dorso e sulle zampe, e macchie rossastre sul ventre;
– delle orecchie arrotondate con ciuffi di peli neri;
– degli occhi verdi o gialli con pupille verticali.
Come avvistare il gatto selvatico nel Parco Nazionale dell’Aspromonte
Avvistare il gatto selvatico nel Parco Nazionale dell’Aspromonte non è facile, vista la sua natura schiva e notturna. Tuttavia, è possibile aumentare le probabilità seguendo alcuni consigli:
– visitare il parco in primavera o in autunno, quando i gatti selvatici sono più attivi per la riproduzione o per l’accumulo di grasso invernale;
– scegliere le ore del crepuscolo o dell’alba, quando i gatti selvatici escono dai loro rifugi per andare a caccia;
– muoversi in silenzio e con abbigliamento mimetico, evitando rumori o odori forti che potrebbero allarmare i gatti;
– osservare le tracce lasciate dai gatti selvatici sul terreno o sugli alberi, come impronte, graffi o escrementi;
– utilizzare binocoli o telecamere a infrarossi per individuare i gatti a distanza;
– affidarsi alla guida di esperti del parco o di associazioni ambientaliste che conoscono i luoghi e i comportamenti dei gatti selvatici.
Se avrete la fortuna di incontrare il gatto selvatico dell’Aspromonte, ricordatevi di rispettare la sua tranquillità e la sua libertà, senza disturbarlo o avvicinarvi troppo. Così facendo, contribuirete alla sua conservazione e alla sua valorizzazione, e potrete godere di uno spettacolo unico e indimenticabile.
da Redazione | Set 24, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi, Calabria trekking
Alla scoperta del vastissimo Parco delle Serre: sentieri e itinerari per ritrovare una bellezza senza tempo.
Il Parco Naturale delle Serre si estende su un’area di oltre 17.000 ettari, abbracciando alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria e parte di quella di Vibo Valentia e Catanzaro. Questo parco è una fusione perfetta di diversi ecosistemi, ospitando una varietà di specie animali e vegetali, rendendolo un luogo di grande interesse naturale. Si tratta di un luogo da non perdere se ti trovi nella Locride o sulla Costa dei Gelsomini: scopri allora cosa vedere al Parco Naturale delle Serre.
Cosa vedere nelle serre calabresi: alcuni sentieri
Il parco offre una serie di percorsi segnalati, ideali per escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo.
- Uno dei percorsi più popolari è il sentiero che porta alla cima del Monte Pecoraro, il punto più alto del parco. Da qui, potrai godere di una vista panoramica mozzafiato sulla regione. Lungo il percorso, avrai l’opportunità di osservare da vicino la ricca biodiversità del parco, che ospita numerose specie di piante e animali.
- Se preferisci un’escursione più rilassante, il parco offre anche percorsi più brevi e meno impegnativi, ma altrettanto affascinanti. Ad esempio, il sentiero Anello-Bellavista è lungo 9 chilometri e ti impegnerà circa cinque ore e mezza. Si parte da Acquaro e si attraversano pendici, sorgenti e corsi d’acqua.
- In alternativa si potrebbe fare il Sentiero Faggio del Re Speranza, un percorso circolare che parte e arriva a Fabrizia. Qui impiegherai 4 ore per fare un percorso di 13 chilometri. Camminerai fra monti ricoperti di faggi, abeti e sorgenti.
Cascate delle Serre: dove trovarle
Il Parco delle Serre è attraversato da numerose cascate e corsi d’acqua, diventando punti di interesse per i visitatori. Molte cascate, seppur di piccole dimensioni, sono rintracciabili lungo i percorsi segnalati. Una delle più note è sicuramente la Cascata del Marmarico, che si trova nel comune di Bivongi. Il modo migliore per arrivarci è tramite i sentieri che collegano ogni angolo del parco. In alternativa potresti partire da Bivongi e affrontare una camminata di un paio d’ore.
Tra le più piccole, ma comunque degne di note, c’è la cascata di Pietra Cupa lungo la fiumara Assi di Guardavalle. Da non perdere, infine, anche l’Oasi WWF del Lago Angitola: anche se non ci sono dislivelli d’acqua, lo spettacolo naturale è assicurato.
Come arrivare al Parco Naturale delle Serre
Situato nella splendida regione della Calabria, il parco è facilmente raggiungibile da diverse città importanti. Se viaggi in auto, avrai l’opportunità di godere di un viaggio panoramico attraverso l’entroterra. Per via della sua posizione il parco si può raggiungere sia dalla costa tirrenica, e in particolare da Vibo Valentia tramite la SS 182, sia dalla costa ionica, grazie alla SP 9 che parte da Monasterace e passa per Stilo.
Per coloro che preferiscono i mezzi pubblici, ci sono diverse opzioni disponibili. Alcune compagnie di autobus offrono servizi regolari verso alcuni comuni del parco da città come Reggio Calabria e Catanzaro. Inoltre, ci sono stazioni ferroviarie lungo la costa che possono essere un punto di partenza.
Cosa vedere a Serra San Bruno
Nel cuore del Parco Naturale delle Serre si trova un luogo che vale la pena visitare: la città di Serra San Bruno. Questa affascinante località è famosa per la sua ricca storia e le sue bellezze naturali.
Serra San Bruno è nota per il suo monastero, fondato da San Bruno di Colonia nel 1091. Questo luogo di pace e tranquillità è ancora oggi un importante centro di spiritualità. Ma non è tutto, la città offre anche una serie di attrazioni naturali, tra cui boschi lussureggianti e corsi d’acqua cristallini. Nei pressi del luogo di culto vale la pena visitare anche il Museo della Certosa, che offre una panoramica sulla cultura certosina.
da Redazione | Set 22, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi, Calabria trekking
Il Parco Nazionale della Sila è immenso e vanta paesaggi spettacolari: ecco quali sono le cose principali da vedere.
Il Parco Nazionale della Sila è una delle aree protette più affascinanti d’Italia. Ma dove si trova? Situato nel cuore della Calabria, si estende su oltre 73.000 ettari di terreno attraversando le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Questa vasta area è caratterizzata da una straordinaria diversità di paesaggi, che spaziano dalle montagne imponenti ai laghi, dalle foreste fitte ai prati fioriti. Il parco è diviso in tre parti principali: la Sila Grande, la Sila Piccola e la Sila Greca.
Ognuna di queste aree ha le sue peculiarità, offrendo un’esperienza unica per i visitatori. La Sila Grande è famosa per le sue cime imponenti e le sue foreste di pino, mentre la Sila Piccola è ricca di laghi e ruscelli. La Sila Greca, infine, è caratterizzata da un paesaggio più aspro e roccioso, con una ricca biodiversità di flora e fauna. Ecco, allora, cosa vedere al Parco Nazionale della Sila.
Cosa vedere in Sila in estate
L’estate è probabilmente una delle migliori stagioni per visitare il parco. Le giornate calde e la scarsità delle piogge, rendono molto più agevole esplorare i tesori all’aperto. Potresti poi considerare anche di visitare la Sila in tarda primavera o in autunno, quando il clima permette ancora escursioni all’aria aperta. Fra le cose da vedere, è bene ricordare:
- Lago Ampollino, il più grande lago artificiale della Calabria. Qui, potrai dedicarti a diverse attività come il canottaggio, la pesca o semplicemente goderti la vista mozzafiato dal lido.
- Museo della Biodiversità Mediterranea, dove potrai approfondire la tua conoscenza della flora e fauna del parco. Il museo ospita diverse mostre interattive che rendono l’apprendimento un’esperienza divertente e coinvolgente.
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie, un gioiello architettonico del XVI secolo. Situata nel cuore del parco, questa chiesa è un perfetto esempio di come l’uomo e la natura possono coesistere in armonia.
- Cascate della Sila, nella Sila Piccola si trovano tre cascate: del Lupo, dei Lamponi e dei Faggi. Si possono raggiungere tramite un apposito sentiero segnalato.
- I Giganti della Sila: si tratta di un bosco secolare con alberi ultracentenari alti fino a 45 metri. Ad oggi il bosco è visitabile, bisogna acquistare un biglietto dal prezzo variabile (3-6 euro). Vista la loro maestosità e la relativa facilità di accesso, questo bosco è sicuramente tra le cose da fare in Sila con bambini.
Infine, per i più avventurosi, il parco offre una vasta rete di sentieri escursionistici. Dal sentiero delle Farfalle al sentiero del Lupo, c’è un percorso per ogni tipo di escursionista. Questi sentieri ti porteranno attraverso boschi lussureggianti, lungo fiumi scintillanti e fino a vette mozzafiato, offrendoti una vista indimenticabile del parco.
I borghi più belli della Sila
Il Parco Nazionale della Sila è un luogo ricco di bellezze naturali e luoghi affascinanti da visitare. Tra questi, alcuni si distinguono per la loro unicità e il loro fascino indiscutibile.
Un luogo che merita sicuramente una visita è Camigliatello Silano, una località montana famosa per le sue piste da sci in inverno e per le sue bellissime passeggiate estive. Qui, potrai godere di panorami mozzafiato e respirare l’aria pura delle montagne.
Non puoi perderti una visita a San Giovanni in Fiore, un comune ricco di storia e cultura. Qui potrai visitare l’Abbazia Florense, un importante monumento di epoca medievale.
Infine, ti consigliamo di visitare Lorica, un altro gioiello del Parco Nazionale della Sila. Questa località è famosa per il suo lago, dove è possibile praticare sport acquatici come canoa e vela, e per le sue piste da sci.
Passeggiate e sentieri nel Parco Nazionale della Sila
Il Parco Nazionale della Sila è un vero paradiso per gli appassionati di passeggiate e trekking. I suoi sentieri ben segnati e curati offrono un’ampia gamma di percorsi, adatti a tutti i livelli di esperienza. Dalle passeggiate rilassanti ai trekking più impegnativi, c’è qualcosa per tutti.
Uno dei sentieri più popolari è quello che porta al Lago Cecita, un lago artificiale circondato da una lussureggiante foresta di pini. Questa passeggiata offre un panorama mozzafiato e la possibilità di avvistare la ricca fauna del parco. Un altro percorso da non perdere è il sentiero che porta al Cupone, tra i punti più alti della Sila, da dove si può godere di una vista panoramica sulla catena montuosa.
Per chi cerca un’esperienza più avventurosa, il parco offre anche diversi percorsi di trekking più impegnativi, come il sentiero che porta al Monte Botte Donato, il punto più alto della Sila. Questo percorso è un po’ più difficile, ma la vista dalla cima vale sicuramente la fatica.
Cosa vedere in Sila Piccola
La Sila Piccola è una delle tre parti in cui è suddiviso il Parco Nazionale della Sila. Questa zona, situata nella parte nord-occidentale del parco, è famosa per le sue spettacolari bellezze naturali e per i suoi affascinanti siti storici.
Uno dei luoghi più suggestivi da visitare in Sila Piccola è senza dubbio il Lago Ariamacina. Questo splendido lago, circondato da flora e fauna, è il luogo ideale per una passeggiata rilassante o per un picnic all’aperto. Non mancano, inoltre, i sentieri per escursioni e le piste ciclabili che permettono di esplorare la zona in modo attivo e divertente.
da Redazione | Set 18, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi, Calabria trekking
Se siete alla ricerca di un luogo incantevole dove immergervi nella natura e ammirare uno spettacolo d’acqua e di verde, non potete perdervi la cascata del Piciaro, situata nella valle del Tacina, nel cuore della Sila Piccola.
La cascata del Piciaro è una delle più alte e suggestive della Sila, con i suoi quattro salti che si susseguono per un dislivello di circa 100 metri. Il suo nome deriva dall’antica attività di estrazione della pece dai pini larici che crescono rigogliosi nella zona.
Il Percorso della Cascata del Piciaro
Per raggiungere la cascata, si può partire da Villaggio Mancuso, uno dei centri turistici più importanti della Sila Piccola, costruito negli anni ’30 e caratterizzato dal Grande Albergo delle Fate, oggi abbandonato. Da qui si segue una strada sterrata che attraversa un bosco di pino laricio e si arriva al bivio della cascata.
Si imbocca un sentiero in discesa che si snoda tra lecci, querce e aceri, fino a raggiungere un balcone panoramico che affaccia sul vallone di Circhio e su uno dei salti della cascata. Da qui si può scendere ancora seguendo uno stretto sentierino roccioso che richiede un po’ di attenzione e l’aiuto di una corda, fino a raggiungere il secondo salto, con una grande pozza incastonata tra le rocce.
Qui si può ammirare la bellezza della cascata, che scorre tra pareti rocciose coperte di edera, muschio e capelvenere, creando un’atmosfera magica e rilassante². Si può anche fare il bagno nell’acqua fresca e cristallina, oppure fare un picnic all’ombra degli alberi.
La cascata del Piciaro è un luogo da scoprire e da rispettare, un gioiello nascosto nella Sila Piccola che vi regalerà emozioni indimenticabili. Se volete visitarla, vi consigliamo di farlo in primavera o in estate, quando il flusso d’acqua è più abbondante e il clima più mite.
Se siete appassionati di natura e di escursionismo, non perdetevi questa meraviglia della Sila Piccola!