da Redazione | Mar 23, 2025 | Calabria Borghi
In Calabria c’è ancora un paese dove si parla greco dopo 3000 anni, ed è il luogo perfetto per respirare la storia in ogni sua forma
Se in un italianissimo borgo si parla ancora una lingua ellenica questi non può che essere definito l’Acropoli della Calabria: stiamo parlando di Gallicianò, una realtà di appena 60 abitanti in cui ancora resiste l’affascinante lingua degli antichi greci.
Itinerario
Un giretto di oltre 250 km, per scoprire un luogo che ha decisamente del magico: un anello di quelli che tanto ci piacciono dove i chilometri sono tanti, le curve ancora di più e i panorami vi resteranno letteralmente scolpiti nel cuore. Partenza da Villa San Giovanni, porta d’ingresso della Calabria per chi viene da sud, ma voi potrete gestirvelo come meglio credete. Si punta a sud con l’aiuto della SS 18 Tirrena inferiore che, dopo qualche chilometro, diventa la SS 1o6 Jonica. Sarete costantemente in affaccio sul mare ma occhio al bivio a Condofuri Marina; qui, difatti, dovrete girare a sinistra e salire decisi fino a Gallicianò. Terminata la visita nell’Acropoli di Calabria, torneremo sulla SS106 per attraversare altri paesaggi e altre meraviglie.
A San Nicola approfittate della SP 2 dir, che svolta decisa dentro l’Aspromonte, per visitare un po’ del misterioso entroterra calabrese; nomi evocativi come Platì, Delianuova e Cirello si alterneranno prima di tornare a vedere nuovamente il mare nei pressi di Palmi. Godetevi quindi l’ultimo tratto di costa tirrenica prima di tornare al punto di partenza.
Gallicianò, l’Acropoli di Calabria, dove ancora resiste l’antica lingua di Zeus
Che il sud Italia e, in particolare, la Calabria in antichità facessero parte della Magna Grecia, ovverosia il complesso di colonie elleniche nella nostra Penisola, è storia più che nota; tutti, infatti, ricordiamo l’assedio di Siracusa del 212 a.C. e altre vicende che abbiamo studiato a scuola. E quindi, diretta conseguenza è che al tempo in tutta questa zona si parlava il greco. Tuttavia, di contro ben pochi sanno che esistono ancora piccole sacche di resistenza di questa antica lingua; ovviamente, com’è normale che sia, non si tratta più del greco degli antichi coloni giacché le fusioni con le lingue locali sono state tante, più o meno incisive. Tuttavia, a Gallicianò si parla ancora una lingua che assomiglia molto di più alla lingua degli abitanti del Peloponneso piuttosto che alla nostra.
da Redazione | Gen 11, 2025 | Borghi italiani
Soprannominato la Piccola Barcellona, un tributo a Gaudì con tutte quelle opere, devi assolutamente visitarlo
E’ il borgo più piccolo d’Italia, probabilmente potrebbe anche essere eletto come il più piccolo del mondo. Ed è bellissimo, un tripudio di colori, un tributo a un grande dell’arte moderna, fuori dalle rotte turistiche di massa (forse per fortuna).
Devi visitarlo, ne resterai incantato. Siamo in Sicilia, nel Comune di Partinico, a pochi chilometri da Palermo. Un lembo di terra che ha molto da offrire a turisti, visitatori, viaggiatori e avventurieri che capitano da queste parti e che forse “inciampano” nel borgo più piccolo d’Italia senza saperlo e scatta il fatidico colpo di fulmine. Non potrebbe essere diversamente.
Il borgo più piccolo d’Italia ha solo 20 abitanti
Borgo Parrini, ecco il nome del borgo più piccolo d’Italia. Una frazione di Partinico con 20 abitanti ma una storia lunga diversi secoli. Fondato nel Cinquecento dai Gesuiti, rimase un piccolo villaggio animato dai ritmi della terra, la cui vita si muoveva attorno alla chiesetta di Maria Santissima del Rosario.
Quasi dimenticato per vari decenni dopo l’abbandono dei religiosi, se oggi Borgo Parrini è una piccola meraviglia è merito di un imprenditore locale, appassionato d’arte, che decise di trasformarla in un tesoro prezioso. Questa trasformazione avvenne sul calare dello scorso secolo: le vecchie case ripresero vita e colore, le vie si riempirono di maioliche, ceramiche e prodotti di terracotta.
Il borgo più piccolo d’Italia è un tributo a Gaudì e qui si respirano le influenze culturali e artistiche della tradizione portoghese e araba, mischiate con quella greca e locale. Oggi Borgo Parrini viene soprannominato “la Piccola Barcellona” o la “Barcellona Palermitana” e i turisti se ne innamorano.
Cosa vedere a Borgo Parrini e nei dintorni
La chiesette eretta dai Gesuiti è una tappa obbligata della visita al borgo più piccolo d’Italia che nonostante i suoi 20 abitanti si anima quotidianamente di turisti e curiosi. Il consiglio: perdersi nei suoi quattro vicoli per fare il pieno di colori e di fotografie da condividere sui social, ammirando le frasi scritte sui muri delle case, i murales e le maioliche. Come in una galleria d’arte, ma a cielo aperto.
Palermo dista mezz’ora di auto, l’aeroporto di Punta Raisi anche meno. Alcune delle spiagge più belle della Sicilia sono a un passo, la Riserva dello Zingaro e San Vito lo Capo sono un richiamo continuo.
da Redazione | Dic 10, 2024 | Borghi italiani, Italia Natura
Questo incantevole borgo di montagna si trova nel cuore della regione “forte e cortese”
Castel del Monte lo splendido borgo di montagna in Abruzzo è una piccola località montana che conta meno di 500 abitanti. Tuttavia è una delle mete predilette dai motociclisti in quanto la strada per arrivarci è piena di tornanti e di curve ad alto impatto visivo. Di conseguenza, se anche voi praticate il moto turismo, ecco una serie d’informazioni utili su Castel del Monte in Abruzzo.
Castel del Monte in moto. L’itinerario e il percorso
L’itinerario che porta fino a Castel del Monte in Abruzzo è considerato uno dei più belli di tutta Italia. Circondati dalle numerose curve del Gran Sasso, il panorama presenta in tutta la bellezza l’appennino abruzzese.
Come punto di partenza si prende L’Aquila: da qui si percorre per circa 20 km a sud est la SS17 che giunge a Barisciano. Questo è un piccolo paesino da cui si può procedere per la destinazione di Castel del Monte. Infatti si procede per un km fino a quando non si incontra lo svincolo indicante la SP Barisciano per Castel del Monte.
Man mano che la moto procede, si sente che la strada inizia pian piano a salire in direzione di Santo Stefano di Sessanio. Le curve e i tornanti cominciano a farsi numerosi e il panorama è sempre più montano. Infatti, nelle vicinanze, si scorgerà un piccolo lago con diversi punti di ristoro per motociclisti e passanti. Proseguendo ancora, si vedrà ora la direzione che indica la destinazione prescelta.
La SP7 per Castel del Monte prosegue ancora per circa una decina di chilometri. Ecco quindi che si giunge a destinazione. Poco lontano, si scorge l’altopiano di Campo Imperatore da cui poi si prende per ritornare all’Aquila.
Castel del Monte, uno dei borghi più belli d’Italia
Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, Castel del Monte è di particolare interesse poiché si sviluppa su un altura e presenta edifici storici a carattere medioevale.
Per tale motivo, una volta raggiunto il paese con la moto, si può iniziare l’esplorazione a piedi. Una passeggiata alla scoperta di edifici storici come chiese, musei, edifici con annesse torri medioevali e l’antica Necropoli. Andando nel dettaglio, i punti di particolare interesse turistico sono la Chiesa di San Marco Evangelista che presenta al suo interno statue in stile barocco e rinascimentali.
Per quanto riguarda invece le tappe imperdibili durante il vostro percorso, bisogna segnalare la macelleria Mucciante che sorge in mezzo al nulla. Davvero particolare e imperdibile, nel tempo è diventata un punto di ristoro dove moltissimi motociclisti sono soliti sostare. Infatti a tale proposito dovete sapere che ogni anno si svolgono diversi raduni motociclistici aventi durata di più giorni. Qui si può acquistare carne fresca per poi grigliarla alla brace presso i punti predisposti, godendosi il panorama circostante fatto completamente di natura.
Infine, è da tenere in considerazione che durante il periodo estivo, Castel del Monte e il territorio circostante è ricco di eventi e manifestazioni come, per citarne due, La Notte delle Streghe e la Rassegna degli Ovini, in cui ci sono assaggi gastronomici e rappresentazioni teatrali. Poco lontano a Castel del Monte, ecco che si scorge l’Altopiano di Campo Imperatore, altra tappa imperdibile nel percorso motociclistico.
Consigli utili per il motociclista
Il periodo migliore per visitare Castel del Monte è sicuramente l’estate perché è il momento dell’anno in cui il paese e i borghi circostanti si riempiono di attrazioni e manifestazioni uniche a carattere locale. Oltre a ciò, il panorama che si scorge in moto dalla tarda primavera fino agli inizi d’autunno è davvero magnifico e lascia a bocca aperta. Non si consiglia di viaggiare in inverno perché si potrebbe trovare la neve e le strade potrebbero essere prudentemente chiuse.
Il clima non è eccessivamente caldo e permette di mettersi in moto anche in tarda serata senza dover forzatamente equipaggiarsi in maniera pesante. La giacca traforata sarebbe però da non indossare in quanto man mano che si sale le temperature tenderanno a scendere. Tuttavia, è bene tenere a mente alcuni altri consigli preziosi che possono facilitare il viaggio. Ad esempio non immaginatevi il percorso come se foste in una valle alpina perché in questo territorio domina il paesaggio appenninico con altipiani e colline.
Il terreno è solo ed esclusivamente asfaltato e quindi è possibile percorre l’itinerario con qualsiasi moto. Attenzione perché ci sono dei tratti che presentano buche, tratti irregolari ed imperfezioni. In particolare, la strada che porta a Santo Stefano di Sessanio da Barisciano non è in ottime condizioni quindi è bene guidare con prudenza.
Le curve e i tornanti sono tanti quindi è decisamente piacevole guidare con la moto per arrivare a Castel del Monte. Infine, è bene tenere sempre in mente che è necessario rispettare i limiti di velocità. Man mano che si sale, essendo in un paesaggio montano bisogna tenere un passo prudente, percorrendo i tornanti a non più di 40 km/h. Concludendo, se tenete in mente tutti questi consigli, il vostro itinerario fino a Castel del Monte permetterà di vivervi un’esperienza indimenticabile.
da Redazione | Nov 16, 2024 | Calabria Borghi
Santa Severina è un incantevole borgo incastonato nel verde del Parco della Sila, che affascina con la sua ricca storia e il suo fascino antico
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Adagiato tra i monti del Parco della Sila e il Mar Ionio, si erge Santa Severina, un pittoresco paesino in provincia di Crotone, inserito tra i Borghi più belli d’Italia. D’ascendenza bizantina, è conosciuto anche come “la nave di pietra” per via della sua singolare posizione sulla sommità di un colle, simile a un veliero arenato tra le scogliere. Un tesoro d’arte medievale che incanta con la sua ricca storia, le sue particolarità e i panorami mozzafiato. Non vi resta che seguirci in questo viaggio emozionante alla scoperta di uno dei borghi più pittoreschi della Calabria.
Il Castello di Santa Severina

Emblema inconfondibile di Santa Severina è senza dubbio il suo castello, costruito nel XI secolo durante la dominazione normanna e più volte restaurato nel corso dei secoli. Denominato anche Castello Carafa, sorge sull’acropoli dell’antica Siberene e conserva tuttora una cisterna di epoca e le torri merlate di origine sveva. Fu costruito durante la dominazione normanna, intorno al XI secolo, per volere del re Roberto il Guiscardo, che ne ordinò l’innalzamento sulle vestigia di una precedente fortificazione bizantina. Il castello presenta un mastio di forma quadrata e quattro torri cilindriche poste ai suoi angoli, con quattro bastioni sporgenti che affiancano le torri. Al suo interno si possono visitare il Museo archeologico, il Museo delle Armi e Armature, e il Museo degli Abiti Antichi. Inoltre, vengono periodicamente allestiti concerti e rassegne d’arte.
Cosa vedere a Santa Severina
La maniera perfetta per conoscere Santa Severina è passeggiare con calma tra i vicoli del borgo, lasciandosi avvolgere dalla sua storia secolare. Oltre al castello, protetto dalle sue imponenti mura, si possono ammirare diversi monumenti di grande valore storico e artistico. Tra i punti di maggior interesse spicca la Cattedrale di Sant’Anastasia, costruita nel XIII secolo, che si erge su Piazza Campo, un elegante salotto urbano impreziosito da muretti e strutture ondulate. All’interno della chiesa si conservano anche i resti del Battistero Bizantino, il più antico esempio di architettura bizantina in Calabria. All’interno sono conservati la fonte battesimale, un portale ogivale risalente all’epoca sveva e gli antichi affreschi del X-XII secolo, rendendola una delle tappe imperdibili di Santa Severina.
Infine, per chi desidera immergersi profondamente nella storia locale, suggeriamo una visita al Museo archeologico nel castello, al Museo Diocesano di Arte Sacra nel palazzo arcivescovile, e all’Archivio Storico Diocesano con la Biblioteca in Piazza Campo.
Le specialità gastronomiche di Santa Severina
Dopo aver esplorato le meraviglie di questo borgo, prendetevi un momento per assaporare le delizie della cucina calabrese, caratterizzata da sapori intensi e genuini. Una delle pietanze più amate è la pasta china, una pasta al forno farcita con polpettine, provola, uova sode e salame, gratinata fino a raggiungere una deliziosa crosta dorata. Tra le varie eccellenze gastronomiche spicca una straordinaria selezione di salumi tradizionali: soppressate, salami, salsicce e capocolli, prodotti ancora oggi con le antiche ricette e metodi artigianali, insieme a formaggi tipici come la provola e il pecorino, il tutto accompagnato da una ricca selezione di vini.
da Redazione | Ott 12, 2024 | Borghi italiani, Italia Natura
Scopri angoli nascosti dell’Italia dove la magia sembra prendere vita. Una guida ai tesori celati tra Abruzzo, Lazio e Molise.
Alla ricerca di un’esperienza di viaggio unica? Questi sei luoghi straordinari tra Abruzzo, Lazio e Molise ti aspettano per mostrarti la bellezza surreale e magica dell’Italia centrale. Da antiche terme a castelli medievali, cascate nascoste, giardini incantati, ponti tibetani e parchi scultorei, preparati a un’avventura indimenticabile.
Un viaggio tra storia, natura e magia
L’Italia brilla di una bellezza ineguagliabile, un mosaico di regioni ognuna con i suoi tesori nascosti e paesaggi da cartolina. Fra questi, Abruzzo, Lazio e Molise si distinguono per la loro capacità di offrire esperienze di viaggio che vanno oltre il comune. Qui, la storia si fonde con la natura in un abbraccio che sembra fermare il tempo, invitando il viaggiatore a perdersi in un mondo parallelo, dove la magia e il reale si intrecciano in un tessuto denso di fascino e mistero. Nel cuore di queste terre, si celano sei luoghi di una bellezza tanto surreale quanto magica, veri e propri angoli di paradiso dove la natura mostra i suoi tratti più spettacolari e la storia narra secoli di vita, tradizioni e leggende.
Dal fascino antico delle acque sulfuree di Raiano, ai misteri del Castello Medievale di Roccascalegna, dalla natura incontaminata della Cascata di Carpinone, alla sublime bellezza dei Giardini di Ninfa, dall’adrenalina del Ponte Tibetano a Roccamandolfi, al fascino storico e artistico del Parco dei Mostri a Bomarzo, ogni luogo rappresenta un invito a viaggiare non solo nello spazio ma anche nel tempo.
Questi siti non sono semplicemente destinazioni; sono esperienze immersive che permettono di toccare con mano la storia, avventurarsi attraverso la natura e vivere momenti di pura magia. Un viaggio in queste terre è un’ode alla bellezza, un’esperienza indimenticabile che arricchisce l’anima e incanta il cuore, rendendo il viaggiatore protagonista di una fiaba moderna in cui ogni passo svela nuovi orizzonti di meraviglia.
Tesori nascosti di Abruzzo, Lazio e Molise
Scopri tesori nascosti in Abruzzo, Lazio e Molise: luoghi di bellezza e mistero che ti lasceranno senza fiato:
- La Sorgente la Solfa e le Acque Sulfuree di Raiano in Abruzzo, con le loro proprietà benefiche e il fascino dell’antichità.
- Il maestoso Castello Medievale di Roccascalegna in Abruzzo, che domina il paesaggio circostante con la sua imponenza storica.
- La Cascata di Carpinone in Molise, una meraviglia naturale immersa in un contesto paesaggistico da sogno.
- I Giardini di Ninfa nel Lazio, considerati un paradiso terrestre per la loro bellezza incomparabile.
- Il Ponte Tibetano a Roccamandolfi in Molise, per un’avventura che unisce adrenalina e panorami spettacolari.
- Il Parco dei Mostri a Bomarzo nel Lazio, un viaggio nell’arte rinascimentale incontra il fantastico.
Ogni luogo selezionato è un tuffo in storie e leggende che si intrecciano con la bellezza della natura, offrendo un’esperienza di viaggio ricca di emozioni e scoperte. Dalle acque sulfuree di Raiano, conosciute sin dall’antichità per le loro proprietà curative, al Castello Medievale di Roccascalegna, che evoca storie di battaglie e nobiltà, ogni destinazione è un capitolo di un libro magico da leggere con gli occhi e il cuore.
Un viaggio tra bellezze naturali e architettoniche
Non solo storia e leggende, ma anche capolavori della natura e dell’ingegno umano attendono di essere esplorati. La Cascata di Carpinone offre scenari da fiaba, mentre i Giardini di Ninfa dimostrano come l’uomo possa creare giardini che sembrano dipinti. Il Ponte Tibetano di Roccamandolfi invita a superare i propri limiti, godendo di viste aeree straordinarie, e il Parco dei Mostri di Bomarzo stupisce con le sue sculture enigmatiche, frutto della creatività umana che si fonde con il mistero della natura.
Attraverso questi sei luoghi, il viaggio diventa un’esperienza multisensoriale, un’avventura che arricchisce di conoscenza, bellezza e meraviglia. Ogni destinazione è una scoperta, un incontro con la storia, l’arte, la cultura e le tradizioni di una terra ricca di fascino e mistero. Preparati a vivere un’esperienza unica, dove il surreale e il magico si intrecciano con la realtà, regalandoti momenti indimenticabili.
Esplora questi angoli di paradiso e lasciati incantare dalle loro storie e dalla loro bellezza. L’Italia centrale nasconde tesori che aspettano solo di essere scoperti, luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, perfetti per chi cerca un’esperienza di viaggio lontana dai soliti percorsi turistici. Abruzzo, Lazio e Molise ti aspettano per mostrarti il loro lato più surreale e magico. Non perdere l’occasione di visitare questi luoghi straordinari, dove la storia si intreccia con la leggenda, e la natura offre scenari di incomparabile bellezza.