Nel cuore del Mezzogiorno italiano, tra dolci colline e coste bagnate dal Mar Ionio e dal Mar Tirreno, si trovano due gemme nascoste: la Basilicata e la Calabria. Queste regioni racchiudono una ricchezza di storia millenaria, paesaggi mozzafiato e una cultura radicata nella terra stessa. È qui che inizia il nostro viaggio, tra i borghi di pietra e gli uliveti e abbiamo attraversato queste terre dove ogni strada sembra svelare un nuovo segreto. Da Matera, con le sue grotte millenarie, alle spiagge selvagge della Calabria, ogni passo ci ha condotto in un mondo di autenticità e scoperta. Andiamo ora alla scoperta di Basilicata e Calabria on the road e sveliamo i dettagli di ogni luogo visitato per invitarvi a vivere queste terre ricche di passato e promesse di futuro.
Indice dei contenuti
Diario di viaggio in Basilicata e Calabria
Primo giorno: Policoro e Altamura
Raggiungiamo Policoro in tarda mattinata dopo un viaggio lungo ed estenuante e ci dirigiamo verso l’Oasi WWF Bosco del Pantano dove troviamo un ampio parcheggio gratuito. Qui è presente un centro recupero per le tartarughe visitabile con una guida, il caldo è soffocante per cui decidiamo di raggiungere la spiaggia incamminandoci lungo il sentiero. La spiaggia si presenta come un’immensa distesa di sabbia bianca, completamente selvaggia e, allontanandosi dallo sbocco dei sentieri, deserta; l’acqua è limpida tanto da vedere il fondale. Trascorriamo qui la giornata, tra un bagno e un pò di tintarella. Verso sera raggiungiamo il centro di Altamura dove alloggiamo nella “Dimora Santa Caterina”, uno splendido monolocale appena ristrutturato dotato di cucina, zona notte e bagno. Abbiamo optato per questo soggiorno per la sua vicinanza a Matera. Prima di riposarci decidiamo di passeggiare per le stradine del centro raggiungendo la piazza principale con l’immenso Duomo.
Secondo giorno: Matera
La mattina ci svegliamo di buon’ora e raggiungiamo Matera in circa mezz’ora. Lasciamo l’auto in uno dei numerosi parcheggi gratuiti di Via Lanera e in circa 10 minuti a piedi raggiungiamo il centro storico e Piazza Vittorio Veneto dove gustiamo uno dei meravigliosi scorci sui Sassi dal Belvedere Tre Archi. Nei dintorni della piazza visitiamo l’Ipogeo MateraSum (orario 10.00-19.30 / prezzo 7E con audioguida / cani ammessi /durata 15-20 minuti) e il Palombaro Lungo (orario 09.30-13.00 + 15.00-19.00 /prezzo 3 euro / cani non ammessi / durata 15min) che rappresentano gli ambienti sotterranei più iconici e ben conservati della città. Da qui ci incamminiamo lungo le stradine del Sasso Barisano fino al Museo Laboratorio della Civiltà Contadina (orario 09.00-13.00 + 16.00-19.00 / prezzo 3E / cani ammessi) che ospita al suo interno le riproduzioni delle antiche botteghe medievali.
Siamo arrivati all’ora di pranzo, fa molto caldo e siamo affamati, così raggiungiamo un piccolo locale in Via San Biagio dove gustiamo un ottimo tagliere di salumi e formaggi locali. Dopo pranzo decidiamo di perderci tra i vicoli del Sasso Caveoso raggiungendo la Chiesa San Pietro Caveoso costruita a strapiombo sul torrente Gravina e la Casa Grotta di Vico Solitario (orari 09.30-19.00 / prezzo 5 euro/ cani ammessi). La nostra visita della città volge al termine e con gli occhi ancora meravigliati ci concediamo un gustosissimo gelato alla gelateria Gelida Voglia, prima di raggiungere l’auto.
Prossima tappa Rende, nel cuore della Sila calabrese.
Terzo giorno: Parco Nazionale della Sila
Oggi decidiamo di trascorrere una giornata nella natura e raggiungiamo il Parco Nazionale della Sila. Da Rende impieghiamo circa un’ora per arrivare al parco dei “Giganti della Sila”. Lasciamo l’auto lungo la strada sterrata ed entriamo nel parco. I Giganti della Sila sono alberi secolari, imponenti, che possono superare i 40m di altezza e avere un diametro di tronco considerevole. Dopo aver pagato 5 euro per ingresso ci incamminiamo lungo le passerelle in legno che ci permettono di ammirare questo spettacolo della natura. Terminata l’escursione, ci dirigiamo a Camigliatello Silano per pranzare e raggiungiamo il locale “Mercato Silano Arturo Falcone”. Ordiniamo una grigliata mista di carne e le tipiche patate ‘mpacchiuse con i funghi e con il formaggio caprino, una delizia! Nel pomeriggio raggiungiamo il Centro Visitatori Cupone, gestito dai Carabinieri, da dove parte un sentiero ad anello di circa 3 km che conduce ai recinti faunistici. Il sentiero presenta una parte in salita un pò faticosa, è molto ben tenuto e piacevole, ma non aspettatevi di osservare la fauna!
Rientrati al Centro Visitatori abbiamo trascorso il resto del pomeriggio sulle rive del Lago Cecita prima di rientrare a Rende.
Quarto giorno: Costa degli Dei
Oggi ci svegliamo di buon’ora per raggiungere la Costa degli Dei e in particolare Caria, un piccolo paesino sopra Tropea dove abbiamo prenotato l’appartamento per tutta la settimana. La scelta logistica si rivela vincente in quanto in circa 20 minuti al massimo si possono raggiungere tutte le principali località dei dintorni. L’Appartamento Vacanze è bellissimo, appena ristrutturato, con un ampio open space con cucina e soggiorno, camera da letto, bagno e terrazzo. L’appartamento è dotato anche di giardino privato e parcheggio auto. I proprietari gentilissimi. Dopo aver lasciato i bagagli raggiungiamo la spiaggia La Scalea a Santa Domenica.
Per raggiungere la spiaggia si devono seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria, passare sotto lo strettissimo ponte (tranquilli l’auto ci passa) e raggiungere il parcheggio gratuito. Da qui inizia la lunga scalinata, che dà il nome alla spiaggia e permette di raggiungere lo stretto arenile di sabbia dorata. Spostandoci verso destra abbiamo trovato un’ampia caletta semi-deserta dove abbiamo trascorso la giornata tra qualche tuffo in mare e qualche riposino.
Quinto giorno: Costa degli Dei
Come da programma proviamo a raggiungere la spiaggia di Michelino a Parghelia con l’obiettivo di arrampicarci sulla scogliera per raggiungere la solitaria Spiaggia di Vardanello. Purtroppo la prima spiaggia è molto affollata e la seconda irraggiungibile per via del mare agitato, per cui decidiamo di raggiungere la spiaggia del Tono a Capo Vaticano. La spiaggia è davvero meravigliosa, una distesa dorata immensa ma purtroppo le onde erano molto alte e lunghe. Ci siamo sdraiati sulla striscia di spiaggia risparmiata dalla furia del mare e abbiamo trascorso il resto della giornata rilassandoci fino al tardo pomeriggio quando il mare si è ingrossato ancora raggiungendoci. Ormai la giornata era terminata per cui, ridendoci su, abbiamo raggiunto la macchina e siamo rientrati nel nostro appartamento.
Sesto giorno: Costa degli Aranci
Purtroppo anche oggi il mare è molto agitato per cui decidiamo di spostarci sulla costa ionica e raggiungiamo San Sostene Marina vicino a Soverato dove troviamo un’ampia spiaggia semi-deserta e un mare limpido e calmo. Finalmente possiamo tuffarci di nuovo e giocare con i nostri cani in tranquillità.
Settimo giorno: Tropea e Stromboli
Eccoci giunti al giorno che tanto attendevamo: l’escursione a Stromboli. La mattina raggiungiamo Tropea e lasciamo l’auto nei parcheggi gratuiti vicino al porto a 10 minuti a piedi dal centro. Raggiungiamo prima il Santuario Santa Maria dell’Isola con il suo terrazzo panoramico per ammirare uno degli scorci più fotografati della città e poi il centro cittadino perdendoci nei sui vicoletti. Raggiungiamo di corsa il porto ed eccoci sulla barca che ci porterà a Stromboli. Abbiamo scelto la compagnia di Tropea.biz che ci ha permesso di imbarcare i nostri due cani senza prezzi aggiuntivi. Raggiunta Stromboli dopo circa un’ora e mezza di navigazione abbiamo trascorso un paio d’ore sulla meravigliosa spiaggia di sabbia nera dell’isola. Verso le 19.00 ci siamo nuovamente imbarcati per ammirare il tramonto ma soprattutto l’eruzione del vulcano dalla Sciara del Fuoco: uno spettacolo della natura che difficilmente si può esprimere a parole. Nel tardo pomeriggio ci reimbarchiamo per il rientro a Tropea.
Ottavo giorno: Costa dei Monaci
Oggi decidiamo di trascorrere una giornata rilassante al mare, lontano dalla confusione. Per cui ci allontaniamo da Tropea verso nord e raggiungiamo la località di Briatico. Ci fermiamo in una spiaggetta tranquilla di sabbia grossa. La spiaggia è deserta soprattutto all’estremità sud, il mare calmo e l’acqua limpida. Stanchi per l’escursione del giorno precedente, decidiamo di fermarci comunque per trascorrere la giornata.
Nono giorno: Costa dei Monaci
Anche oggi ci spostiamo verso nord alla ricerca di una spiaggia isolata e per caso ci imbattiamo in una spiaggetta deliziosa a Sant’Irene poco prima di Briatico. Nel primo tratto si trova un lido privato, ma se si prosegue verso nord e si superano gli scogli si apre un’ampia baia deserta di sabbia bianca finissima e acqua cristallina. L’unica pecca è l’ingresso in acqua reso molto difficoltoso dalle grosse pietre facilmente risolvibile con le scarpette da scoglio.
Decimo giorno: Reggio Calabria, Scilla e Gioia Tauro
Decidiamo di dedicare la giornata alla visita di Reggio Calabria che raggiungiamo in poco meno di un’ora e mezza di viaggio. Lasciata l’auto gratuitamente vicino a Piazza Garibaldi ci dirigiamo subito verso la Chiesa degli Ottomani per ammirare il bellissimo mosaico ospitato al suo interno, ma purtroppo la troviamo chiusa. Così ammiriamo la vicina Cattedrale e ci incamminiamo verso il Museo Archeologico facendo prima tappa alla pasticceria SottoZero dove pranziamo con una gigantesca e buonissima brioche con gelato.
Entriamo gratis al Museo Archeologico Nazionale in quanto è la prima domenica del mese. Il Museo è molto ampio e all’interno si possono trovare reperti antichissimi oltre che i meravigliosi e famosissimi Bronzi di Riace. Terminata la visita percorriamo il famoso lungomare Falcomatà che tra le altre ospita tre gigantesche sculture umanoidi dell’artista Rabarama.
Raggiungiamo il Castello Aragonese che visitiamo ed infine ci rimettiamo in viaggio per raggiungere Scilla dove visitiamo lo splendido borgo di Chianalea con le sue abitazioni colorate a picco sul mare. Verso sera raggiungiamo Gioia Tauro per far visita a degli amici calabresi. Qui respiriamo la vera vita calabrese fatta di piccoli quartieri dove tutti si conoscono, di anziani seduti sull’uscio di casa a chiacchierare, di bambini che giocano a pallone sulle strade. Siamo andati a cenare in un ristorante sul mare dove abbiamo potuto assaggiare la stroncatura con nduja, una pasta tipica del posto. Devo ammettere che le porzioni erano decisamente abbondanti ma era tutto talmente buono che non è avanzato nulla. Dopo questa piacevolissima serata siamo rientrati a Caria: un incubo! Tra le stradine di campagna, la nebbia fittissima e i numerosissimi cinghiali. Ma con un pò di coraggio e fortuna siamo riusciti a rientrare.
Undicesimo giorno: Costa dei Monaci
Oggi decidiamo di dormire più a lungo e trascorriamo l’ultimo giorno in questo angolo di Calabria ritornando nella spiaggia che ci è piaciuta di più, a Sant’Irene. Dopo una giornata tranquilla e rilassante decidiamo di rientrare verso l’alloggio, ma ci attende una meravigliosa sorpresa. Proprio qui oggi è visibile il Tramonto di Ulisse. Uno spettacolo mozzafiato. Si tratta di un fenomeno visivo per cui in due giorni all’anno da diversi punti della costa calabrese è possibile vedere il sole tramontare esattamente nella bocca del vulcano Stromboli.
Dodicesimo giorno: Zungri e Pizzo Calabro
Purtroppo è arrivato il momento di lasciare Tropea e la sua meravigliosa costa per spostarci verso Isola di Capo Rizzuto, ma prima di arrivare la strada è molto lunga e ricca di meraviglie. La prima tappa della giornata la facciamo a Zungri, dove è possibile visitare l’insediamento rupestre degli Sbariati, un vero e proprio sito archeologico costituito da antiche case scavate nella roccia. Terminata la visita raggiungiamo la vicina Pizzo dove lasciamo l’auto in uno dei parcheggi gratuiti lungo la strada principale e ci incamminiamo verso la meravigliosa Piazza della Repubblica con la sua bellissima vista panoramica. Abbiamo deciso di fermaci a mangiare in un piccolo locale in piazza con un coppo di fritto misto di mare prima di raggiungere la famosissima Chiesa di Piedigrotta. Raggiungerla non è stato semplice comunque sia abbiamo raggiunto la spiaggia dove sorge la splendida chiesa. La leggenda narra di un evento miracoloso avvenuto nel 1600 quando durante una tempesta un gruppo di pescatori si rifugiò in una grotta naturale lungo la costa per cercare riparo. Durante la notte, fecero voto alla Madonna, chiedendo salvezza in cambio della costruzione di una cappella in suo onore. Dopo che la tempesta si placò e i pescatori si furono miracolosamente salvati, iniziarono ad onorare il loro voto e costruirono la piccola chiesa all’interno della grotta. Da allora gli artisti locali trasformarono la grotta in una vera e propria chiesa, scolpendo statue sacre e altari direttamente nella roccia.
All’uscita dalla chiesa facciamo ritorno nella piazza principale per visitare il Castello Aragonese dove fu imprigionato e giustiziato il re Gioacchino Murat. Prima di partire ci fermiamo al Bar Dante per assaporare il tartufo di Pizzo al pistacchio. Semplicemente divino! Raggiungiamo così, intorno all’ora di cena, Isola di Capo Rizzuto dove trascorriamo la notte.
Tredicesimo giorno: Santa Severina e Le Castella
Purtroppo oggi il cielo è molto nuvoloso e promette un temporale che fortunatamente non arriverà. Decidiamo di raggiungere il borgo di Santa Severina con il suo bellissimo castello normanno. Nel primo pomeriggio raggiungiamo Le Castella dove ci perdiamo tra le sue stradine ricche di negozietti e raggiungiamo il Castello Aragonese. Quest’ultimo è accessibile gratuitamente, ma per la maggior parte è interdetto alla visita per ristrutturazioni o aree pericolanti. Dopo una breve visita torniamo verso l’alloggio a Capo Rizzuto.
Quattordicesimo giorno: Costa dei Saraceni
Per quest’ultimo giorno di vacanza decidiamo di rilassarci e trascorriamo la giornata alla spiaggia dei Gigli. Si trova vicino ad un campeggio dove si lascia l’auto per 5 euro al giorno. Essendo a fine stagione il proprietario ci ha lasciato parcheggiare l’auto gratuitamente. La spiaggia è una distesa immensa di sabbia scura con un mare meraviglioso e cristallino. Un ottimo luogo per rilassarsi e trascorrere una giornata piacevole.
Quindicesimo giorno: Costa dei Cedri, Arcomagno e rientro
Eccoci giunti alla fine di questa splendida vacanza, ma come al solito decidiamo di rientrare durante le ore notturne per cui abbiamo davanti ancora un’altra meravigliosa giornata. Decidiamo di avvicinarci nuovamente alla costa tirrenica guadagnando circa tre ore di viaggio. Sostiamo a Cirella in una spiaggia deserta di ghiaietta fine dove ci riposiamo prima del viaggio. A metà pomeriggio siamo pronti per partire ma abbiamo ancora un’ultima tappa: la spiaggia dell’Arcomagno. Raggiungerla a piedi è molto faticoso ma fattibile, la prima parte del sentiero è una scalinata ripida che permette di raggiungere la cima della scogliera, da qui si inerpica un sentiero in terra battuta, immerso nella natura che in corca 10 minuti ci permette di raggiungere questa perla naturale, una spiaggia nascosta in un’insenatura e protetta da un’arco di roccia. Impossibile non restarne affascinati. E con queste bellissime immagini indelebili lasciamo la Calabria per rientrare a casa.
Conclusioni
Questo viaggio attraverso Basilicata e Calabria ci ha regalato un’esperienza ricca di emozioni, scoperte e imprevisti. Le dolci colline, le spiagge mozzafiato e i borghi antichi sono stati gli sfondi di una vacanza intensa e autentica. Dai paesaggi naturali ai tesori storici, ogni tappa ha portato con sé una nuova meraviglia da scoprire. Le visite a Matera, il Parco Nazionale della Sila e l’indimenticabile escursione a Stromboli sono state esperienze che hanno arricchito il viaggio. Infine la scoperta di fenomeni naturali straordinari, come il Tramonto di Ulisse, ci hanno regalato un finale indimenticabile a questa splendida vacanza.
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