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Alla scoperta del Sentiero del Brigante: trekking tra le meraviglie della Calabria

Alla scoperta del Sentiero del Brigante: trekking tra le meraviglie della Calabria

Teatro Antico di Taormina

Scritto da: Redazione

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Il Sentiero del Brigante è un’esperienza unica per gli amanti del trekking e della natura. Si tratta di un percorso di 140 km che attraversa il Parco Nazionale dell’Aspromonte e le Serre Calabresi, seguendo le tracce dei briganti che hanno segnato la storia di questa terra; Il sentiero offre paesaggi mozzafiato, tra boschi, torrenti, cascate, montagne e borghi antichi, dove si possono scoprire la biodiversità di questo territorio ma anche le tradizioni ed i sapori della Calabria.

Sviluppandosi all’interno di due aree protette, il Parco nazionale dell’Aspromonte ed il Parco naturale delle Serre, rappresenta un’importante risorsa per il turismo e quindi per lo sviluppo del territorio ed è presente nell’Atlante Nazionale dei Cammini del MIBACT. Il nome nasce dal fatto che fu una strada percorsa in passato da numerosi briganti tra cui: Nino MartinoGiuseppe Musolino, la banda Mittica.

In questo articolo vi raccontiamo tutto quello che c’è da sapere per organizzare il vostro viaggio.

Come arrivare al Sentiero del Brigante

Il Sentiero del Brigante parte dalla località sciistica di Gambarie frazione di Santo Stefano in Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. Per raggiungere Gambarie si può prendere l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e uscire a Reggio Sud, seguendo le indicazioni per Gambarie. In alternativa, si può arrivare in treno alla stazione di Reggio Calabria Centrale e da lì prendere un autobus o un taxi per Gambarie. Il Sentiero del Brigante termina a Serra San Bruno oppure a Bivongi-Stilo, nelle Serre Calabresi. Per tornare a Reggio Calabria si può prendere un autobus o un taxi fino a Vibo Valentia e da lì un treno o un’autostrada.

Le tappe del Sentiero del Brigante

Il Sentiero del Brigante è suddiviso in 9 tappe, per un totale di circa 120 km. Ogni tappa ha una lunghezza variabile tra i 10 e i 20 km e una difficoltà escursionistica medio-alta. Si consiglia di percorrere il sentiero in primavera o in autunno, evitando i mesi più caldi e quelli più freddi. Ecco le tappe del Sentiero del Brigante:

  • Prima tappa: Gambarie – Piani di Carmelia. Lunghezza: 16 km. Dislivello: +600 m / -800 m. Durata: 6 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si parte da Gambarie e si sale fino al Monte Scirocco, da dove si gode una splendida vista sullo Stretto di Messina e sull’Etna. Si prosegue poi verso i Piani di Carmelia, una vasta area pianeggiante ricca di sorgenti e pascoli.
  • Seconda tappa: Piani di Carmelia – Zervò. Lunghezza: 14 km. Dislivello: +400 m / -600 m. Durata: 5 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si lasciano i Piani di Carmelia e si scende verso il torrente Amendolea, dove si trova il ponte dei Saraceni, un antico ponte in pietra di origine medievale. Si risale poi verso Zervò, una frazione di San Luca famosa per essere stata il quartier generale dei briganti guidati da Giuseppe Musolino.
  • Terza tappa: Zervò – Passo del Mercante. Lunghezza: 18 km. Dislivello: +900 m / -700 m. Durata: 7 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si parte da Zervò e si sale verso il Monte Cucco, il punto più alto dell’Aspromonte con i suoi 1956 metri. Da qui si può ammirare un panorama a 360 gradi sulle montagne circostanti e sul mare. Si scende poi verso il Passo del Mercante, un valico che collegava la Calabria con la Sicilia.
  • Quarta tappa: Passo del Mercante – Passo della Limina. Lunghezza: 15 km. Dislivello: +500 m / -800 m. Durata: 6 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si lascia il Passo del Mercante e si entra nel territorio delle Serre Calabresi, una catena montuosa che separa la costa tirrenica da quella ionica. Si passa per il borgo di Gerace, uno dei più belli d’Italia, dove si possono visitare la cattedrale normanna, il castello e il museo archeologico. Si arriva poi al Passo della Limina, un altro valico storico.
  • Quinta tappa: Passo della Limina – Croce Ferrata. Lunghezza: 12 km. Dislivello: +400 m / -600 m. Durata: 5 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si parte dal Passo della Limina e si scende verso il lago Angitola, un bacino artificiale che ospita una ricca fauna acquatica e avicola. Si prosegue poi verso Croce Ferrata, una località dove si trova una grande croce in ferro che segna il confine tra le province di Vibo Valentia e Catanzaro.
  • Sesta tappa: Croce Ferrata – Serra San Bruno. Lunghezza: 14 km. Dislivello: +600 m / -500 m. Durata: 6 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si lascia Croce Ferrata e si sale verso il Monte Pecoraro, da dove si può godere di una vista spettacolare sulle Serre e sul golfo di Sant’Eufemia. Si scende poi verso Serra San Bruno, una cittadina nota per il suo santuario dedicato a San Bruno, fondatore dell’ordine dei Certosini.
  • Settima tappa: Serra San Bruno – Bivongi. Lunghezza: 18 km. Dislivello: +700 m / -900 m. Durata: 7 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si parte da Serra San Bruno e si attraversa la foresta di Santa Maria del Bosco, dove si possono ammirare le cascate del Marmarico, le più alte della Calabria con i loro 114 metri. Si arriva poi a Bivongi, un paese che conserva testimonianze di varie culture, come la chiesa bizantina di San Giovanni Theristis, la sinagoga ebraica e il monastero ortodosso di San Giovanni Battista.
  • Ottava tappa: Bivongi – Stilo. Lunghezza: 10 km. Dislivello: +300 m / -400 m. Durata: 4 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si lascia Bivongi e si segue il corso del fiume Stilaro, che ha dato il nome alla valle e al paese di Stilo. Qui si può visitare la Cattolica, una chiesa in stile bizantino risalente al X secolo, considerata uno dei capolavori dell’arte calabrese.
  • Nona tappa: Stilo – Monasterace. Lunghezza: 13 km. Dislivello: +200 m / -400 m. Durata: 5 ore. Difficoltà: E (escursionistico). Si parte da Stilo e si scende verso il mare Ionio, passando per il borgo di Pazzano, dove si può ammirare il santuario rupestre di Santa Maria della Stella, scavato nella roccia. Si arriva infine a Monasterace, una località balneare che ospita i resti dell’antica città greca di Caulonia.

    Dove dormire e cosa mangiare

    Lungo il percorso si possono trovare diverse strutture ricettive, come agriturismi, bed and breakfast, rifugi e ostelli ma anche case private che accolgono i viandanti. Si consiglia di prenotare in anticipo soprattutto nei periodi di maggiore affluenza così da poter affrontare il cammino serenamente ed in maniera organizzata . Per quanto riguarda il cibo, si può gustare la cucina tipica calabrese, basata su prodotti locali come formaggi, salumi, pane, pasta, verdure, carne e pesce. Tra i piatti più famosi ci sono la ‘nduja, un salume piccante da spalmare sul pane, i maccheroni al ferro una pasta fatta a mano con un ferretto, grigliate di carne bianca e rossa, funghi dell’Aspromonte e la pitta ‘mpigliata, un dolce ripieno di frutta secca e miele ma questi sono solo alcuni esempi delle innumerevoli leccornie di questa splendida terra.

    Perché scegliere il Sentiero del Brigante

    Il Sentiero del Brigante è un’opportunità per chi vuole vivere un’avventura indimenticabile, immerso nella natura e nella storia di una terra affascinante e misteriosa. Percorrendo il sentiero, si possono scoprire le bellezze paesaggistiche, artistiche e culturali della Calabria, tra montagne, boschi, cascate, laghi, borghi e monumenti ma ci si immerge anche in una magnifica esperienza sensoriale.

    Si possono anche incontrare le persone del luogo che custodiscono le tradizioni ed i sapori di una cucina genuina e variegata e rappresentano i custodi di una cultura antica che si tramanda da secoli.

    Fare trekking sul Sentiero del Brigante è anche una sfida personale, che richiede preparazione fisica, attrezzatura adeguata e spirito di adattamento. Si tratta di un’esperienza che mette alla prova le proprie capacità e che regala emozioni forti e sensazioni uniche.

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