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Le Cascate del Maesano, come un viaggio delle meraviglie

Le Cascate del Maesano, come un viaggio delle meraviglie

Teatro Antico di Taormina

Scritto da: Redazione

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Quello dell’Aspromonte è un territorio che non si finisce mai di esplorare. Un’ininterrotta fonte di meraviglie, molte delle quali ti sorprendono proprio nel bel mezzo di un cammino: tra silenziosi boschi, all’improvviso, può essere il mormorio di una cascata. Sono infatti immerse nel verde del Parco Nazionale dell’Aspromonte le Cascate del Maesano, conosciute anche come Cascate dell’Amendolea. Prima ancora che vedere si possono sentire, sgorgano a quasi 1200 metri d’altezza, con un tuffo di oltre sessanta metri, contano ben tre salti di circa venti metri ciascuno e cascano rispettivamente in laghetti d’acqua che ha la trasparenza dello smeraldo, qui è anche possibile fare un bagno considerando che la temperatura estiva delle acque è di appena dodici tredici gradi.

Arrivare alle cascate del Maesano è un cammino sicuramente impegnativo ma fattibile e soprattutto suggestivo: ci si inoltrerà distratti solo da panorami mozzafiato, addentrandosi tra pinete e faggete, ma anche tra mandorli o ginestre. Dalla loro altezza, con aria limpida intorno, è possibile scorgere la Sicilia, le Isole Eolie come anche le coste dei due mari calabresi.  Il percorso ha una durata di un’ora e mezza a piedi, inizia dalla diga del Menta, a circa 1300 metri, infatti fin qui è possibile arrivare in auto, poi bisogna inoltrarsi tra la folta vegetazione seguendo un sentiero segnato su roccia da bandiere rosso bianche. Seguendo il corso d’acqua fino ad una fontanella si continua su una strada in salita che porta ad una biforcazione, giunti fin qui si svolta a destra e si prosegue fino alla Vallata dell’Amendolea.

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